venerdì 25 novembre 2016

Una cosa strana (Referendum)

Per cambiare   ' Basta un SI '
Ovvero se non vuoi un paese immobile devi votare SI
Altrimenti siamo irriformabili.
Meglio un cambiamento piccolo, semmai con errori, che niente.

Questo è il messaggio PALESE per incentivare al SI

Ma poi come viene sollecitato il SUBCONSCIO ?
Agitando lo spettro delle paure.
I mercati che crollano.
L'instabilità politica.
Persino l'uscita dall'Euro.
La classe media che avrà un tracollo.
Il fine mese che sarà irraggiungibile.

E questi messaggi a cosa mirano ?
Alla conservazione. All'immobilismo.
' Attento che se voti NO le cose cambiano '

Quindi è votando SI che tutto resta come é.
Non ho mai sentito di Conservatori che vogliono essere Riformisti... voi si ?

Sono i conservatori quelli che voteranno SI
A me sembra una cosa strana.


... Barandola ...





martedì 22 novembre 2016

Sono un distaccato dal Paese

Lo ammetto vivo un distacco totale dal Paese.

L'Istat segnala una netta inversione di tendenza anche 'umorale' del cittadino italiano.
Il cittadino avverte di essere più felice, di stare meglio e si sente fiducioso verso il futuro.


Tra i maggiori problemi riscontrati
- Criminalità
- Smog
- Traffico
- Parcheggi

Appurato che non si tratta di uno scherzo ma che sono dati riportati da tutti i quotidiani devo trarre le ovvie conclusioni.
Sono io che vivo un distacco dal reale.
L'Italia sta meglio e vede il sole.

Quindi quelli con cui parlano mi prendono sonoramente per il culo.
Quelli che non hanno il lavoro, quelli che hanno cali di fatturato, quelli che si lamentano sui costi cresciuti della sanità.
Gente dissociata dal reale.

E mi raccomando stasera...non fatevi prendere dall'ansia..se non trovate parcheggio fatevi 4 passi oppure visto che c'e' ricchezza pagatevi un taxi !!

...Barandola...

giovedì 17 novembre 2016

Quesiti imprenditoriali

Mi sto chiedendo quale assurda malattia mentale induca un imprenditore a resistere alla crisi evitando i licenziamenti di persone alle sue dipendenze da anni.

Me lo chiedo quando il Governo con incentivi all'assunzione sta drogando il mercato e rendendolo iniquo.  Può un'azienda essere competitiva con un'altra che non paga i contribuiti ai dipendenti ?
E' giusto favorire nuove aperture disinteressandosi di quelli che cercano invece di non chiudere ?
Aziende che cercano con i loro sacrifici di non mettere in difficoltà le famiglie dei loro dipendenti ?

E' sempre vera la regola che se non ti lamenti nessuno ti aiuta.
Se cerchi di resistere, di avere forza e orgoglio e anche CUORE non vieni considerato.

Aprono nuovi imprenditori che invadono il mercato con prezzi FOLLI, impossibili per chi ha dipendenti assunti regolarmente.  E' questo il mercato che serve ?  E' questa la ripresa duratura ?

Me lo sto chiedendo. Avete una risposta ?

... Barandola ...


mercoledì 16 novembre 2016

Il mio voto per il NO

Dopo aver riunito il Circolo PD del quale sono segretario, dopo aver comunicato a tutti i tesserati del Circolo la linea del Partito e aver fornito indicazioni e opuscoli/volantini, come credo sia doveroso per chi ricopre un ruolo e, a mio avviso, deve essere coerente e rispettoso del ruolo che ricopre, dopo tutto ciò ho informato i tesserati del mio Circolo che contrariamente alle indicazioni del Partito io voterò NO.
Ho spiegato a loro le mie motivazioni e adesso credo sia venuto il momento di elencarle :

L'abolizione del Senato.
Il Senato non sarà abolito. Cambierà la sua composizione. E' cosa ben diversa.
Rimarrà la sua struttura e rimarranno gli apparati.
I Senatori non saranno più eletti dai cittadini ma deriveranno in forme diverse e disomogenee da scelte legate ai Partiti, al Pres. della Repubblica e ai Consigli Regionali.
A mio avviso il doppio incarico è una delle cose più deprecabili della Politica e del malcostume in genere. Voglio Consiglieri regionali che svolgano al 100% il loro lavoro e Senatori (visto che il Senato resta) che facciano altrettanto.

Il risparmio economico.
Prima di tutto mi schiero con quella minoranza che crede ancora sia stato un errore abolire il finanziamento pubblico dei Partiti che semmai andava rivisto, controllato ma non abolito.
La Politica costa, la Democrazia ancora di più.
Il risparmio ventilato si trova in una larga forchetta che va  da 500Milioni (stime governative) a 57Milioni (Ragioneria dello Stato).
Sono numeri importanti. Ma non significativi. I valori hanno un senso quando confrontabili.
Riporto i numeri in una bilancia capibile/comparabile.
Una famiglia con un reddito mensile (di tutta la famiglia) di 1900 Euro risparmierebbe al massimo 50 centesimi  (0,5 Euro) , al minimo 0,57 centesimi  (0,057 Euro) al mese.
Di questo stiamo parlando.

Il risparmio economico bis.
Mi chiedo quanto stia costando in termini economici questa campagna referendaria. Quanto stia costando al Paese questo appiattimento su un tema del tutto distante dalle problematiche che vivono le persone. Quanto questo impegno stia togliendo energie e risorse temporali a chi dovrebbe occuparsi di Sanità, di Infrastrutture di Lavoro, di Economia.
Infine il costo stesso del Referendum in quanto momento elettorale.
(PS a chi sta pensando beh allora se costa non riformeremo mai ricordo che se le riforme costituzionali vengono approvate con una % dei 2/3  non hanno bisogno di referendum confermativo)

Siamo irriformabili.
Assolutamente no !!  Le riforme costituzionali nell'arco di questi 70 anni sono state molte.
( Ecco qui l'elenco )
Non siamo irriformabili ma proprio la nostra Costituzione ha previsto che vi fosse lo sbarramento dei 2/3 del Parlamento per non andare al referendum.
La Carta deve essere riformabile ma necessità anche di protezioni da maggioranze risicate.
E' importante avere una carta Costituzionale nella quale si possano riconoscere il maggior numero di cittadini. Senza una comunità,a nche legislativa, questo paese galoppa verso la divisione.

Lo snellimento dell'iter legislativo.
Non esiste forma alcuna che consenta con sicurezza uno snellimento, con conseguente velocizzazione, dell'iter legislativo. Una legge per qualsiasi motivo può essere accelerata o rallentata.
Può trovare ostacoli, o riflessioni, in Commissione più o meno lunghi.
Sarebbe davvero preoccupante il contrario.
Se ci fosse una contingentazione dei tempi per la realizzazione di una legge si andrebbe a togliere la riflessione, l'analisi, l'approfondimento che sono essenziali.
Quando si è voluto fare leggi in tempo rapido esse sono state fatte, anche con il bicameralismo perfetto.
L'abitudine ad annunci spot, alla fretta, al tutto e subito ci ha fatto perdere di vista la qualità del fare,
Leggi in Italia ce ne sono anche troppe. Andrebbero semmai fatte meglio, scritte meglio e applicate.
( ogni Rif alla riforma costituzionale (approvata senza referendum) del pareggio in bilancio è voluto)

Lo snellimento burocratico.
L'abolizione delle Province e il conseguente accorpamento di molti organi porterà ad uno snellimento burocratico. Premesso come è ovvio e giusto che i primi hanno sono e saranno di caos io mi chiedo quanto in questo snellimento si possano inserire pratiche poco ortodosse.
Siamo certi che sia cosa buona che sul territorio lo stato centrale  possa effettuare infrastrutture e prendere decisioni senza confrontarsi ?  Lo snellimento e la velocità sono sempre cosa buona ?

La Posizione del PD.
Quando ho fatto al riunione al Circolo e abbiamo parlato del Referendum è uscito fuori il volantino del 2006 (se non sbaglio l'anno) dove si diceva espressamente che il nostro Partito ripudiava il cambiamento della Costituzione a colpi di maggioranza. IO sono ancora li. Forse sarà vecchio ma prima questa cosa si chiamava COERENZA.

La Governabilità e il Voto Utile.
In molti, anche a livello politico nazionale, parlano di un NO che può far cadere il Governo e che quindi occorra votare SI per dare stabilità politica al Paese.
Credo sia folle, oggettivamente folle, legare un Governo con una riforma Costituzionale.
Non dovrebbe esserci cosa più distinta.
Potere Legislativo con Potere Esecutivo.
Riforma destinata a durare anni e Politica con un livello Amministrativo che ha una durata più ristretta nel tempo.
FOLLIA.
E chi dice e pretende che il cittadino, l'elettore, debba essere riflessivo e lungimirante dovrebbe forse riflettere sul fatto che chi ha il potere per primo doveva porsi il problema e non portare il paese a questo.

La mia posizione Politica
Mi chiedo e vi chiedo quanto sia stato opportuno, in un momento di ancora così profonda crisi, che il Paese  sia stato condotto ad una battaglia così aspra, forte e divisiva.
Mi chiedo se il GOVERNO, perché la Riforma Costituzionale della quale stiamo parlando è stata voluta dal GOVERNO e non dal Parlamento, non avesse invece compiti diversi.
Se non doveva lavorare per creare una sinergia di forze utili a compattarsi e a fare fronte comune verso tutte le asprezze che stiamo vivendo.
Mi chiedo e vi chiedo, qualsiasi sia l'esito del referendum, che paese ci lascerà questa scissione. se dal 5 Dicembre ci sarà la capacità di lottare insieme per i bisogni REALI che il paese ha.
Purtroppo la mia risposta è tutt'altro che allettante.


PS : Aggiunta  
Il giochino del chi vota Cosa.
Onestamente è di una tristezza infinita il giochino 'Voti no?  Guarda chi vota come te'
Davvero triste. Voto con la mia testa e con la mia capacità di analisi.
Fallibile ma MIA.
Se dall'estrema destra all'estrema sinistra viene dichiarato il NO alla riforma vi verrà mica in mente che è una riforma sbagliata o al limite limite limite inutile e che siete voi dalla parte del torto?
Se però devo stare a questo giochino votano con me ANPI, CGIL e ARCI.... beh io dormo tranquillo.

... Barandola ...


mercoledì 9 novembre 2016

Fermatori di Populismo

Esperti, dotti, politici, gente dabbene continua a spiegare AL POPOLO quanto sia importante il voto per fermare il Populismo.
Turarsi il naso, il meno peggio, voto utile, etc etc

Interessanti, interessantissimi appelli alla testa e non alla pancia.

Mi chiedo semplicemente se non sarebbe il caso di cercare a questo scopo una figura
- che unisca invece di dividere
- umile invece che arrogante
- che fa scelte per le persone invece che per le lobby

No dico... se uno scegliesse semmai la persona giusta, che fa le cose giuste, il populismo non scomparirebbe ma l'invito all'unione,. al voto etc etc verrebbe parecchi più facile eh !!!

... Barandola ...  (tanto non è finita quì ... e si sa tutti)

mercoledì 2 novembre 2016

La Politica nella Crisi

Sarà che ormai non son più un giovanotto.
Sarà che il tempo delle manifestazioni, dei conflitti e del tutto e subito è ormai lontano.
Sarà per tanti altri motivi ma ho coltivato in me una certa idea.

Credo che il benessere di una società possa essere reale e duraturo  quanto più investe una più ampia quantità di persone.
Penso allo stesso modo che i sacrifici, le riforme, il percorso, per arrivare ad una società più moderna, più equa, più giusta  possano essere maggiormente produttivi di effetti forti e socialmente pregnanti quanto più essi sono siano conosciuti e condivisi.

Tradotto in poche parole :
Credo che per uscire da una crisi economica con un paese forte, moderno e solidale sia fondamentale che esso sia guidato da un 'pacificatore'.
Che alla guida del Paese ci sia una persona capace di fare provare e sentire lo spirito di Comunità e di Nazione.
Credo che il conflitto non possa generare, in special modo in periodo di crisi, alcun bene , men che meno duraturo.

Se a questo ci aggiungiamo un Referendum che è stato impostato proprio esasperando i dualismi
Nuovo vs Vecchio
Riformatori vs Conservatori
Capaci vs Incapaci
ma anche
Dittatori vs Democratici
Usurpatori vs Salvatori della Patria

Se analizziamo tutto ciò si capisce bene che sia vinca il SI o il NO, sia la riforma possa essere favolosa oppure un colabrodo, usciremo con un Paese diviso che non saprà darsi la mano per affrontare le sfide che la globalità ci pone davanti.

... Barandola ...