mercoledì 28 novembre 2012

Renzi e la Pigrizia degli Italiani

Premetto che come sempre quello che scrivo è una mia libera interpretazione della realtà e che se qualcuno la pensa in modo difforme son molto felice di confrontarmici.

In questi giorni, anzi mesi, come tutti, ho ascoltato i discorsi dei candidati alle primarie.
Ne ho ascoltato, letto e confrontato i programmi.
In tutto questo periodo mi sfuggiva qualcosa, una sensazione.
Come quando hai visto un'immagine e non ti ricordi più cos'era.

Poi ascoltando, molto, e parlando, poco, quell'immagine è tornata alla mente.
Su quella immagine ho lavorato e pensato e ciò che scrivo ne è la conseguenza.

Il popolo italiano, come la maggioranza dei popoli occidentali, è un popolo pigro.
Un popolo che ama avere tutto servito, al momento giusto, nel modo giusto e possibilmente gratis.
Democrazia compresa. (leggasi polemica sulla riapertura delle preregistrazioni)

Il pigro popolo italiano vuole l'uomo che dice 'ci penso io'.
Non ti preoccupare, lavora, viviti la famiglia, fai le tue cose.  Alla politica e alla gestione del Paese ci penso io.

Mi obbietterete che entrambe i candidati parlano al plurale. Vero.
Ma il NOI di Renzi è diverso.
Il NOI di Renzi indica  'noi che siamo al vertice', NOI che guidiamo la macchina, NOI che faremo le cose.
E' un NOI che comunque comunica al Paese che lui, il Paese e i suoi cittadini, non se ne dovrà occupare non se ne dovrà preoccupare. Per quello c'è LUI e i suo TEAM !

Il messaggio plurale di Bersani è altra cosa. Parla di coinvolgere le persone nel percorso che porterà al risanamento. Parla di un collettivo, di un insieme di persone.

Nessuna preclusione per chi sceglie l'UOMO SOLO al comando, ma per quanto mi riguarda abbiamo già dato, anche troppo.  E' ora che i pigri si alzino dal divano, si rimbocchino le maniche e siano in prima linea.


... Barandola ...



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