sabato 12 gennaio 2013

Lettera aperta a Matteo Biffoni

Caro Matteo,
quando seppi della tua candidatura ero perplesso.
Ti ritenevo immaturo per tale ruolo e non riuscivo ad immaginarti quale Onorevole.

La tua vittoria alle primarie, per molti motivi, non mi sorprese ed ebbi modo di congratularmi con te tramite Facebook ma sempre mantenendo il mio scetticismo.

Ieri sera eri, eravamo, a #Prato2020 evento sul quale scriverò un post specifico.

Il tuo primo intervento mi aveva confermato le mie perplessità. Probabilmente a causa della tensione, dell’emozione, non è stato uno dei migliori (sia chiaro che io lo avrei fatto 100mila volte peggio).
Ma nell’arco della serata sei cambiato, totalmente.

Ho visto quello che scrivevi su quei fogli che a fine serata erano pieni di appunti. Non ho certo letto ma vedevo dopo che frase scrivevi, dopo quale grido di dolore appuntavi i tuoi pensieri. Eri presente, partecipe ed interessato.
Ho visto i tuoi occhi ieri sera negli interventi a seguire. Dicevano della tua ‘paura’ di Montecitorio. Di un passo molto grande da compiere. Ma dicevano soprattutto della tua voglia di fare, della tua determinazione e tu stesso hai racchiuso in una frase sia lo sguardo che gli appunti dicendo ‘sarò al servizio della collettività, voglio essere utile’ . Questa frase, tipica di ogni politico navigato, l’hai detta col cuore e a quello non si mente. E quando per due volte hai detto ‘manteniamoci in contatto ’ , come se tu partissi per la guerra, ho visto ciò che al posto tuo avrei voluto dire e fare io.
Hai espresso la voglia di essere usato come grimaldello per risolvere i problemi, per creare un domani migliore.
Le mie perplessità ieri sera tu le hai sconfitte.
Tra due mesi sono certo sconfiggerai le tue, perché ci sono.

Se manterrai quello sguardo, quella voglia, quella determinazione di ieri sera, se ti farai trovare al circolo a Coiano o in altri circoli anche minori, se parteciperai ad eventi come quello di ieri allora saprai portare a termine il mandato nel migliore dei modi portando Prato a Roma con i suoi gridi e le sue richieste sociali ed imprenditoriali.
 Buona legislatura.

 … Barandola …

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