mercoledì 2 novembre 2016

La Politica nella Crisi

Sarà che ormai non son più un giovanotto.
Sarà che il tempo delle manifestazioni, dei conflitti e del tutto e subito è ormai lontano.
Sarà per tanti altri motivi ma ho coltivato in me una certa idea.

Credo che il benessere di una società possa essere reale e duraturo  quanto più investe una più ampia quantità di persone.
Penso allo stesso modo che i sacrifici, le riforme, il percorso, per arrivare ad una società più moderna, più equa, più giusta  possano essere maggiormente produttivi di effetti forti e socialmente pregnanti quanto più essi sono siano conosciuti e condivisi.

Tradotto in poche parole :
Credo che per uscire da una crisi economica con un paese forte, moderno e solidale sia fondamentale che esso sia guidato da un 'pacificatore'.
Che alla guida del Paese ci sia una persona capace di fare provare e sentire lo spirito di Comunità e di Nazione.
Credo che il conflitto non possa generare, in special modo in periodo di crisi, alcun bene , men che meno duraturo.

Se a questo ci aggiungiamo un Referendum che è stato impostato proprio esasperando i dualismi
Nuovo vs Vecchio
Riformatori vs Conservatori
Capaci vs Incapaci
ma anche
Dittatori vs Democratici
Usurpatori vs Salvatori della Patria

Se analizziamo tutto ciò si capisce bene che sia vinca il SI o il NO, sia la riforma possa essere favolosa oppure un colabrodo, usciremo con un Paese diviso che non saprà darsi la mano per affrontare le sfide che la globalità ci pone davanti.

... Barandola ...


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