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giovedì 7 maggio 2015

Renzi, Civati e il fallimento di Veltroni

Ieri è stata una tappa fondamentale nel percorso del Partito Democratico.

Ieri, per la prima volta dalla sua nascita, il Partito Democratico ha ucciso l'idea veltroniana del Partito a predisposizione maggioritaria.
Ieri si è capito che la coperta non è elastica e se la tiri, alla fine si rompe.

Il tentativo di Renzi, che non mi piace ma che non mi scandalizza, di cercare un allargamento al centro ha avuto delle conseguenze politiche.

Occorre ripartire dalla fine ' dell'era  Bersani ' quando SEL sembrava ormai dover confluire nel PD per dare vita ad una riunificazione, finalmente, del vero centro-sinistra.

Con l'arrivo della Segreteria Renzi l'asse si è spostato e si è deciso di recuperare elettorato al centro.
La prima, ovvia, conseguenza è stata la rottura, voluta cercata ed ottenuta, con SEL.
Uno spostamento dell'asse politico nazionale, non ancora del PD.

Il PD è cresciuto nei consensi perchè si è trovato in una speciale congiunzione astrale.
- Il leader tanto atteso dal Popolo. Il Messia era arrivato. L'effetto Renzi.
- Una forza di Governo che mediaticamente era riuscita ad apparire anche lo sfogo del voto di protesta, evento più unico che raro.
- La necessità oggettiva di cambiamento e la voglia di aria nuova
- avere all'interno tutte le minoranze da poco uscite da un congresso

Questo ha portato al tanto sbandierato 40,8%
Che non è solo renziano, ricordatelo.

Il Segretario di un partito, degno di questa carica, avrebbe dovuto gestire questo consenso ma soprattutto mantenere, nel rinnovamento,  la sua classe dirigente.
Un Segratario di partito, in special modo di sinistra, che non ascolta le minoranze è già conscio che esse se ne andranno. Semplicemente perchè lui non sta facemndo il suo lavoro.

Nessuna sorpresa quindi per l'uscita di Pippo Civati.
Civati è rimasto fermo mentre l'asse politica, questa volta del PD,  si è spostata.
Ultimo guerriero cinese di una guerra persa ?  Può essere.
Ma una guerra sicuramente degna di essere combattuta sino in fondo.

E la prima sconfitta è del Segretario.
Il suo partito ha perso pezzi. E quandi consenso.
Un passo indietro nel raggiungimento di quello che era lo scopo fondativo del PD di veltroniana memoria.
Un partito aperto e dialogante che riuscisse ad armonizzare pensieri simili ma con diverse sensibilità.

Quella congiunzione astrale che ha portato al 40,8% è finita.

Adesso le cose si fanno difficili.
Per chi nel PD resterà perchè crede nell'incisività della presenza.
Per chi dal PD uscirà perchè non lascerà intentato il sogno di una vera Sinistra Riformista.
Per chi dal PD è già uscito e che adesso dovrà anche unire all'azione un consenso valutabile
Per chi è a Sinistra e non nel PD di dimostrare che possa esistere a Sinistra del PD una Sinistra di Governo. Moderna ma con un messagigo politico forte.

E per finire oggi inizia il vero compito di Pippo Civati e dei leader della sinistra italiana.
Saranno capaci di sedersi ad un tavolo e rinunciare tutti a qualsiasi forma di primogenitura per dar vita a qualcosa di davvero nuovo che nasca sotto un programma scritto, condiviso e forte ?

Buona visione...

... Barandola ...

mercoledì 14 gennaio 2015

Il potere del tesserato

Il tesserato del Partito Democratico spesso si lamenta di avere pochi poteri rispetto all'elettore.
Si duole, e io concordo, che la sua tessera non sia valorizzata come dovrebbe.

Questo, la sottoscrizione di una candidatura per le Primarie a Presidente della Regione Toscana, è uno di quei momenti in cui la tessera vale.
Uno di quei momenti in cui noi, tesserati del Partito Democratico, possiamo essere orgogliosi di avere sottoscritto la tessera e di poter esprimere le nostre idee, qualunque esse siano.

In questo caso, come nel miglior gioco delle parti, si lamentano gli elettori.

A loro, agli elettori del Partito Democratico,  voglio mandare un messaggio chiarissimo.

Se si vuole incidere davvero nella vita di un partito politico occorre tesserarsi. Tesserarsi significa partecipare alle riunioni di circolo, significa informarsi sulla vita politica locale prima che nazionale, significa capire le dinamiche non semplici che muovono questo mondo.
Tesserarsi significa poter decidere o incidere sulle candidature.
A Presidente della regione, come a Sindaco, a Consigliere come a Segretario.

E allora adesso gli elettori sono fuori ?
Non hanno nessun potere ?

Sbagliato, sbagliatissimo.
L'elettore è SEMPRE, e sempre dovrà essere il punto centrale dell'attenzione di ogni associazione politica e di ogni politico.
La vicinanza ai bisogni dell'elettore è base fondante della democrazia stessa.
Per questo chiedo a voi elettori di usare il potere che avete, e che è immenso, per esprimere la vostra opinione.
Chiamate o scrivete ai Consiglieri Comunali per i quali avete votato alle amministrative, oppure contattate i tesserati del partito Democratico che conoscete e chiedete a loro, se credete sia giusto effettuare le primarie permettendo a Luciano Modica di candidarsi, di firmare la candidatura.
Chiedete a loro la rappresentanza che come elettori vi spetta.

Stare fermi, essere apatici è sempre la peggiore delle scelte.

... Barandola ...


Vi informo che Lunedì 19 alle ore 21:30 Luciano Modica, intervistato dalla giornalista di ToscanaTV e di Notizie di Prato Eleonora Barbieri,  presenterà alla sala ovale della Provincia di Prato il suo manifesto per la Toscana, Toscana Domani,


Per chi fosse interessato a firmare la candidatura di Luciano Modica  alle primarie del PD
questi sono al momento gli appuntamenti a Prato

Sabato 17 Gennaio
dalle 16 alle 20  Circolo Ballerini di Mezzana  (Roberta Lombardi)
Domenica 18 Gennaio
dalle 10 alle 12 Circolo Primo Maggio zona ex-Pratilia  (Lucio La Manna)
Lunedì 19 Gennaio
dalle ore 21:30 - Provincia di Prato via Ricasoli   (comitato Modica)

Ogni Segretario di Circolo del Partito Democratico ha ricevuto i moduli per firmare la candidatura





martedì 11 marzo 2014

Sino a che hai i denti in bocca non sai quel che ti tocca

Sino a che hai i denti in bocca non sai quel che ti tocca.
L'avete mai sentito dire ?
In toscana si usa.

E' come dire che prima di criticare gli altri devi attendere.
Potresti fare lo stesso o anche peggio.  La vita è lunga e strana.

Come quelli che dicono 'Io a mio figlio sta cosa non la farei mai fare' ...ma solo perché non son mai stati genitori.

Dove sto andando a parere ?

Ecco faccio mea culpa.
Capisco chi ha votato Berlusconi.  Si inizio diciamo a capirlo.

Perché se mi vedessi dal di fuori mi farei schifo.
Il MIO partito sta facendo tutto il contrario di ciò che voglio.
Ho un segretario che non mi rappresenta.
Sono al Governo con persone che non stimo e non rispetto.
Al Governo ci sono indagati
etc etc etc

... e lo stesso sono  nel PD ???
Attendo il giorno in cui dichiareremo che questo sistema merita e legittima chi non paga le tasse e così saremo tutti davvero uguali.

... Barandola ... 

venerdì 24 gennaio 2014

La bilancia


Mi è chiaro da molto il ruolo del Politico.
Un ruolo difficile, molto di più di quanto si creda o si supponga.

Politica spesso è arte della mediazione.
Smussare angoli, trovare convergenze, appianare dissidi, mediare.
Dare per Avere.

Ci sono cose su cui però non si può negoziare.
Tutela dell'ambiente e della salute sono cose su cui non si può negoziare.

Si possono fare progetti faraonici e bellissimi sul futuro della nostra Nazione, della nostra regione o della nostra città ma essi  devono avere fondamenta forti e salde.
Le fondamenta sono la tutela della salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente.
Senza queste due cose il futuro sarà comunque peggiore del presente.

Se qualcuno mettesse su una bilancia possibilità di occupazione o investimenti per lo sviluppo e dall'altra parte cercando l'equilibrio, la mediazione, la convergenza, dovessero esserci ambiente e/o salute quella sarebbe una mediazione malsana. Una trattativa da rifiutare. Sempre.

... Barandola ...

lunedì 20 gennaio 2014

Voi ci avete fatto il governo insieme

In questi giorni la fa da padrona la notizia dell'incontro Renzi-Berlusconi

Quando si eccepisce a Renzi che Berlusconi non andava incontrato una delle risposte più frequenti è : "Criticate Renzi perché parla con Berlusconi ma voi ci avete fatto un governo insieme "

Allora, prima il VOI.
No per chiarire...IO il governo con LORO non lo avrei mai fatto.
L'ho detto e scritto in ogni dove.
Ma ero minoranza, sempre.
Renzi avrebbe avuto i voti necessari per non farlo quel governo, per dire.

Poi un approfondimento leggero leggero.

Se il primo sbaglia, il secondo sbaglia, il terzo sbaglia questo da un'autorizzazione al quarto per fare errori anche lui?  Oppure dovrebbe correggerli ?
Perché le persone che hanno fatto stravincere Renzi volevano punire i suoi predecessori, volevano cambiare.
Parlare di futuro, di istituzioni, di leggere elettorale con Berlusconi è il cambiamento ?

Aggiungo e vado a chiudere prima di annoiarvi.
Quelli di prima ci dicevano 'ci relazioniamo con lui perché sino a che non si è stato condannato in 3 gradi di giudizio non si può definire colpevole'.
Evviva il garantismo. Tralasciando l'opportunità politica. Perché un politico deve essere giudicato  prima del terzo grado. Deve avere un giudizio morale più pesante e severo. Ma OK Garantisti !!!

Ma ora ?
Ora Renzi si sta relazionando ad un pregiudicato, un condannato definitivo, un delinquente.
E noi con una persona simile che ci facciamo ?  Le nuove regole.

Mi direte : " ma se non parlava con lui avrebbe parlato con un  suo zerbino'
Anche la forma ha la sua importanza.

Via i delinquenti dalla scena politica.  Lo diceva anche Renzi no ? ... prima...

... Barandola ...

PS : Ho una sola certezza, Pippo non lo avrebbe fatto.

martedì 19 novembre 2013

Il voto utile (di nuovo)

Si legge su ALCUNE bacheche
Se Civati si ritirasse e facesse votare Renzi ... il PD avrebbe un 60% del rinnovamento.
Via tutto l'apparato

Si legge su ALTRE bacheche
Se Civati si ritirasse e facesse votare Cuperlo ... il PD avrebbe davvero una linea di sinistra.


Umilmente ... vorrei dirvi che :
1 - avete centrato appieno, se vi mettete insieme, il profilo di Pippo Civati
  una forte spinta di rinnovamento, a sinistra-

2 - ai primi non è chiaro che se Civati intende rinnovamento  esclude tutto quel vecchiume d'apparato che è salito sul carro, o lo spinge.   Capita la differenza ?

3 - ai secondi non è chiaro che per Sinistra Civati intende una forza in cui onestà, questione morale,  principi, uguaglianza, rispetto dell'elettore, sono punti cardine.  Capita la differenza ?

4 - se scrivete queste cose non vi sono chiari 2 punti fondamentali.
   a - Civati non si ritira, anzi
   b - Civati non fa votare perché la sua non è una corrente e perché noi che lo sosteniamo siamo menti libere.


Ah già il voto utile, #IoVotoCivati  mi sembra MOLTO UTILE

tanti cari saluti.

... Barandola ...

lunedì 18 novembre 2013

Cose su cui mediare

La vita è fatta di accordi, mediazioni.
Occorre farci l'abitudine.

- Facciamo un trissino di primi ?
No, io voglio il mio da solo !! - dai dai che ci mettiamo anche il tortellino panna e prosciutto...
Ok, dai, mediamo...ma io ne voglio tanti di tortellini

- La bistecca si sala prima o dopo averla messa sulla brace ??
   Assolutamente prima !!!   Ma dai ormai l'ho messa, la saliamo dopo.
  Ok dai mediamo...l'importante è che sia buona e tanta

- La supercazzola la scappelliamo a destra o a sinistra ?
  In fondo a destra, come il famoso bagno di Gaber, sempre.
  No no a sinistra....
Ok, dai, mediamo....l'importante è che sia prematurata

Ci son cose su cui mediare.
L'onestà, la rettitudine, insieme a 100 altri valori, non sono tra esse.

Non esiste bilancio, non esiste scusante. Su questo non si media.
Non ha prezzo la svendita del nostro essere persone rette ed oneste.
E se ti dicono che lo fanno per la stabilità, per non far crollare il paese, si stanno giustificando.
Stanno trovando un modo per spiegare e giustificare una cosa ingiustificabile e inammissibile.

Siamo un partito che è diventato il negativo di ciò che dovrebbe essere. Siamo forti con i deboli e deboli con i forti. Io me ne vergogno.

Solo un paese onesto e moralmente forte potrà combattere corruzione ed evasore fiscale.
Solo con un esempio di rettitudine potremo diminuire le disuguaglianze che sono ormai insostenibili.

Sono fiero ed orgoglioso di sostenere un UOMO come Pippo Civati.
Non ci pieghiamo a queste logiche. Ne ora e ne mai.

NON CI SONO SCUSANTI.   DOVETE SOLO FIRMARE E VOTARE !!

... Barandola...

martedì 12 novembre 2013

La lettera di Pippo Civati

Cara elettrice, caro elettore,
quanto devono durare queste innaturali larghe intese? Cambiamo la legge elettorale, così da restituire ai cittadini il diritto di scegliere per quali candidati votare? Abbassiamo le tasse su chi lavora e produce, finalmente, o continuiamo

a parlare di Imu, magari cambiandogli il nome, per altri sei mesi?
Io e coloro che con me stanno portando avanti questa campagna l’abbiamo scritto nel nostro documento congressuale, che resta aperto ai contributi e alle integrazioni di tutti: "troppo spesso le decisioni sono state prese senza consultarti, senza coinvolgerti, senza riconoscere l’essenziale protagonismo e la sovranità che ti appartiene". E’ il momento di cambiare.
Mi sono candidato a segretario del Partito Democratico per sapere cosa ne pensi tu, per ridarti la parola che ti è stata tolta, e perché gli elettori del Partito Democratico siano sempre interpellati sulle questioni di importanza capitale per la vita democratica di questo Paese. E’ a questo che serve il PD, è questo il compito di un grande e moderno partito di sinistra e di governo, ed è questo il senso della partecipazione alla sua vita.
La situazione del Paese è drammatica, e per affrontarla non ci vogliono compromessi al ribasso ma scelte forti, rigorose ed egualitarie. In cui la scuola e l'ambiente, così come la conoscenza e la ricerca, stanno insieme, e sono il punto di partenza da mettere in cima ai programmi, e non in fondo. A chi continua a dirci che non ci sono alternative, rispondiamo che l’alternativa siamo noi, e a chi per anni ha ripetuto che il cambiamento era a destra, diciamo che la novità è a sinistra: la novità non è dire cose popolari, ma far diventare popolari quelle che sono giuste, perché le delusioni di questi vent’anni non si superano limitandosi a gestire l’esistente, ma rivoluzionandolo insieme.
Per questo la mia è una candidatura di tanti, anche la tua, per questo è importante ciò che possiamo fare insieme, per questo è importante che il PD diventi finalmente un partito che è capace di ascoltare ciò che avviene nella società, ma è anche organizzato per tradurre ciò che ascolta in governo del Paese. In cui le intelligenze si mobilitano, come suggerisce Fabrizio Barca, e le differenze si valorizzano, senza venire mortificate come troppo spesso accade. Per questo la nostra è una campagna sobria, francescana, fatta di suole consumate e poche risorse, senza grandi sponsor alle spalle ma con molta gente davanti: perché è così che sarà il nostro PD.
Questo congresso è l’occasione, non solo per scegliere un nuovo segretario, ma per rinnovare completamente questa classe dirigente, e prendere una direzione del tutto nuova. Per farla finita con la stagione delle lunghissime intese, rifiutare i disegni neocentristi che mettono tutti d’accordo ma che nessuno ha mai votato, ricostruire il centrosinistra e creare con Sel un grande soggetto politico, fare pace con noi stessi e col torto che abbiamo fatto ai nostri riferimenti di sempre, da Prodi a Rodotà: mai più pratiche da 101, mai più decisioni epocali prese in segreto, di notte, senza render conto agli elettori.
Molte sono le domande urgentissime che il PD dovrebbe fare ai suoi elettori: io penso che vada messo un limite alle larghe intese, che sia necessario mettere in sicurezza i conti del Paese, cambiare la legge elettorale e poi tornare a votare all'inizio del 2014. E tu cosa ne pensi? Te lo chiedo qui, in calce a questo mio messaggio, ora, ancor prima del voto nei circoli o delle primarie aperte del prossimo 8 dicembre. Perché è in questo modo che ho cercato di interpretare la mia attività politica in questi anni, è così che ho sempre voluto fosse il nostro PD: e può esserlo subito, a partire da adesso, senza più perdere tempo.
Un saluto caro,
Pippo Civati
Rispondi

Ha fatto bene a sostenere il governo Letta, per porsi come promotore del cambiamento ->
Ha fatto quello che doveva, non c'erano alternative a questo governo ->
Ha sbagliato, prima di prendere una decisione così importante avrebbe dovuto consultare gli iscritti ->
Ha sbagliato, non si governa con la destra ->

Pochi mesi, il tempo di fare una nuova legge elettorale e la legge di stabilità ->
Fino alla fine del semestre europeo, poco più di un anno ->
Dovrebbe durare fino al termine della legislatura ->

Il risanamento del bilancio e dei conti pubblici ->
L'occupazione ->
I diritti civili ->
La tutela ambientale ->
La riforma elettorale ->
La riforma della giustizia ->
La precarietà ->
Altro ->

Sono favorevole, non si tassano le prime case ->
Sono contrario, chi può permettersi di pagare l'IMU è giusto che la paghi. Utilizziamo quei soldi per abbassare l'Irpef ->

giovedì 7 novembre 2013

Un Partito dove votare MENO

Giro sui vari siti/blog di Deputati PD e mi trovo in quello di Filippo Fossati il quale, legittimamente, sostiene Cuperlo per la campagna alle primarie per Segretario del PD.

La cosa che mi lascia senza parole è la frase, lo slogan.

Voto Gianni Cuperlo per ricostruire un Partito vero. Dove si vota meno e si conta di più.

...dove si vota meno...

Beh sinceramente caro Filippo, vogliamo un partito diverso. Per fortuna esistono le Primarie.
Io, che sostengo Civati, voglio un partito aperto al dialogo.
Voglio un partito in cui elettori e circoli contano.
Voglio che la mia tessera abbia un valore per votare, molto più di adesso.

Voglio che mi si interpelli prima di uccidere alle spalle il fondatore del PD, Romano prodi, e lasciarlo li morto sul percorso che porterà alle larghe intese.
Le larghe intese, appunto, su questo vorrei poter votare come tesserato.
Vorrei poter votare sull'abbandono scellerato del patto l'Italia Giusta che ci vedeva insieme a SEL e a CD.
Vorrei votare sull'IMU tolto a chiunque.

Caro Filippo, IO voglio votare di più.
Anche per questo voterò Civati, perchè vuole un partito dove il tesserato conta, vale, vota.
Il Partito dove si vota meno, grazie, non fa per me,

Voto Civati !

... Barandola ...
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Un messaggio tra tanti, troppi

(Il messaggio è stato lasciato su una pagina a sostegno della candidatura Civati)

Ho iniziato a lavorare a 16 anni, ho quasi quarantadue anni di contributi, non sono riuscito ad accedere alla pensione con le vecchie regole, per meno di tre mesi.
Ho sacrificato un ottimo posto di lavoro e una carriera, usufruendo della legge 104 per accudire mia mamma a casa ( in una struttura pubblica allo stato sarebbe costato molto di più ) e per questo sono stato ulteriormente penalizzato.
Sono stanco di subire ingiustizie, sono stanco di una classe dirigente che nuota nei privilegi e che fa pagare i propri sbagli solo ai lavoratori, sono stanco di fare i sacrifici per consentire ai pochi che in questi anni si sono arricchiti di continuare ad arricchirsi alle nostre spalle, sono stanco di subire senza fare nulla, i miei risparmi sono finiti e con essi anche la mia pazienza !!!
Firmato : XXXX

La mia risposta
Ciao XXXX, ti rispondo a titolo personale come Daniele Pinai e spero che altri risponderanno. Sei stanco e siamo stanchi. Perchè il carico di cui siamo stati gravati non era il nostro e non è commisurato al sopportabile. Ingiustizie dietro ingiustizie. Siamo qui per provarci. Per dare un colpo FORTE al sistema. Darlo da SINISTRA. Serve l'aiuto di tutti. Di tutti quelli stanchi e demotivati, prima che degli altri. Per questo la nostra sfida, per Civati, per l'Italia è ancora più difficile. Perchè parliamo a chi è stanco e disilluso... ma lo facciamo perchè è per loro (e quindi per noi che siamo nella stessa condizione) che lo stiamo facendo. Grazie del messaggio
Daniele


Questo è uno dei tanti messaggi che ci arrivano.
Che stringono il cuore da un lato e il pugno dall'altro. Quel pugno che stiamo cercando di battere sui quei tavoli che vogliamo rovesciare, da dentro. Nel rispetto delle regole.
Perché se usi scorciatoie sei come gli altri.  Perché se ottieni voti dicendo falsità sei come altri.

Perchè se usi il dolore e fai promesse populiste sei come altri.
La sfida è difficile. Siamo stanchi, siete stanchi. Ma mai vinti !

.. Barandola ..
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lunedì 28 ottobre 2013

Rappresentare i delusi

Tutti ci ricordiamo cosa è successo nel post elezioni.
Sia per la formazione del Governo, che per l'elezione del Pres. della Repubblica, che per la formazione del Governo (ripetizione voluta)

Assenteismo altissimo alle elezioni e lamentale da parte della maggioranza dei tesserati del PD in merito al comportamento tenuto dai nostri rappresentanti.

Ci troviamo adesso al Congresso. Sembra che si vada su un assenteismo di tesserati del 30-40%  altissimo.
Gente che abbiamo deluso, avete deluso vorrei dire.

Gente alla quale come unica risposta mostrate un arroccamento, una chiusura dietro una unicità che è quella della mattina 'Romana' ... quella di Prodi. Di facciata.

Ma le persone lo sanno, e stanno a casa. E noi ci lottiamo le briciole contenti e ciechi di non vedere che la fetta del pane non c'è più e non siamo più capaci di ottenerla.
Partita per altri lidi o completamente dispersa nella pigrizia del tutti uguali.

Ottimo servizio.

... Barandola ...
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venerdì 25 ottobre 2013

Il valore dei tesserati

Quello della tessera è chiaro. 
15 Euro. Grazie, Prego. Speriamo che servano, ma fate le cose per bene. Certo.
Fine del gioco.

Ma il valore del tesserato qual'è ?
La lunga diatriba tra primarie aperte e chiuse è una cosa interessantissima e ricca di spunti.
Ogni fazione ha le sue motivazioni OTTIME.

Nel mio circolo la frase ricorrente è :
'Vorrai mica che mi faccia scegliere il segretario da gente che ha sempre votato destra !'
'Io ho la tessera, se vuoi scegliere il segretario fai la tessera.'

Oh sia chiaro questa posizione ha il 100% del mio rispetto e la capisco anche.
La condivido. Perché conosco chi la dice e i motivi per cui la dice.
E in un mondo perfetto sarebbe perfetta.

...ma poi ci sono le primarie... e c'e' la matematica...

Prendo il mio circolo. San Giorgio.
Lo prendo perché posso testimoniare e garantire che tutto si è svolto nel modo più corretto e limpido possibile.  Lo uso per esempio numerico e solo a questo fine per far capire il concetto matematico.
38 tessere. Votanti al segretario di circolo 15. Votanti alle primarie Bersani-Renzi 250  (simile risultato alle Parlamentarie)

I 15 hanno votato - risultato 9-6... (non importa sapere per chi) e hanno deciso il loro segretario.
Tutto perfetto no ?
Vi rendete conto che bastano 4 (dico 4) tessere per invertire il risultato ?
A Livello provinciale quante ? 200 ? 300 ?

Ecco per questo do ragione a Renzi e Civati sulle primarie aperte.  Non solo servono a coinvolgere ed avvicinare gli elettori ma non porterai mai in un circolo come il nostro 100 persone a votare che non siano elettori del PD , mentre ne puoi portare 4.
E' una questione di numeri e non di rilevanza.

Se non ci si fida (decidete voi se fidarvi o meno)  è più a tutela del partito avere le primarie aperte che averle chiuse. E' matematica !

... Barandola ...
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lunedì 9 settembre 2013

Voglio Vincere

Voglio vincere. Ora basta. Voglio vincere. Dobbiamo vincere.  Pensiamo a vincere.

Questo è il mantra che si sente nei circoli PD che frequento. Probabilmente il mantra dei Circoli PD d’Italia.
Facciamo una premessa, anche io voglio vincere.

Ma, se ne siamo ancora capaci, facciamo uno sforzo e chiediamoci ‘Per fare cosa ?’
Inizio la mia analisi.
Chi ha vinto veramente negli ultimi 30 anni, addirittura da prima che arrivasse Berlusconi, è la destra.  La destra è riuscita a far diventare dogmi assoluti i suoi concetti basilari che politicamente si concretizzano in due passaggi fondamentali :
1 – Dobbiamo Vincere, costi quel che costi
2 – Per Vincere serve un leader forte e indiscusso
Entrambe i punti mi vedono in disaccordo, totale.

Questi due punti sono il cardine di uno schema di destra in merito all' ottenimento del consenso politico.
Lasciamo stare i temi. Parlo dell’ottenere il consenso e, dopo, di come sfruttare il consenso ottenuto.


La destra ha imposto questo schema, che è il suo e nel quale non possiamo batterla. Possiamo vincere una singola elezione ma politicamente in questo schema siamo perdenti. Perché questa non è una visione di sinistra della politica e l’elettorato di sinistra non si rivede in questi punti.
La Sinistra non a caso vince alle amministrative, dove si parla di temi, cose concrete, reali.

Io vorrei in questo post parlare del punto 1. Dobbiamo vincere, costi quel che costi.
Sentire quest’affermazione, quasi sempre testuale, da vecchi militanti del PD mi rattrista. E’ la dimostrazione lampante ed evidente che, anche se fossero vinte le elezioni, la sinistra ne uscirebbe sconfitta.
Seguite il mio discorso.
Ipotizziamo di vincere con un programma che non ci rappresenta. Che non rappresenta gli elettori, le associazioni, che non rappresenta i vari movimenti di pensiero e che non rappresenta i militanti più ferventi ed attivi.
Ci ritroveremmo con un governo del PD che riesce a varare leggi ‘neutrali’ ma che non riuscirebbe mai a schierarsi in modo forte, convinto, ‘cattivo’ sui temi forti.
Ci ritroveremmo con una compagine fredda, distante, simile all'attuale destra.
Perderemmo il nostro essere attivi, partecipi e propositivi. (si lo so sta già accadendo, da anni, non a caso)

Ipotizziamo di perdere invece con un segretario che usa la parola Sinistra con dignità e rispetto. Che valorizza i singoli all'interno di un gruppo, che porta dentro il partito il contributo di associazioni e movimentisti. Non possiamo incidere lo stesso profondamente nel paese ? Non possiamo con la forza della militanza, della coesione e del gruppo ottenere e pretendere alcune cose di Sinistra ?  Certo che potremmo. Leggetevi la storia politica d‘Italia e guardate quante cose sono state ottenute dalle minoranze coese.

La Sinistra, quella vera che esiste dentro i nostri cuori, non pensa a vincere adesso. Pensa ad incidere sulla società, a cambiarla, a farla crescere. Pensa ai temi alti della politica, ai diritti, all'ambiente.
Pensate a quante battaglie senza una 'sinistra perdente' non sarebbero mai state all'ordine del giorno della politica italiana-
Pensate a quanti successi e a che crescita hanno dato le lotte di sinistra.
Noi possiamo perdere le elezioni ma non possiamo permetterci di perdere la nostra identità e il nostro ruolo nella società fatto di critiche e progressismo.
Se rinunciamo al nostro ruolo avremo perso comunque e per sempre, sempre.

Ma ipotizziamo adesso lo scenario opposto.
Se perdesse la corsa colui che è stato eletto al solo scopo di vincere, cosa resterebbe del partito che ormai non avrebbe più anima e unità ? NIENTE.
E se invece vincesse il candidato dei temi ? Quello del concetto ?  Potremmo davvero rovesciare l’Italia non solo immaginarla diversa. Potremmo crearla diversa.

Cosa dite ? Che non è possibile ? Che è un’utopia ? Che i media hanno già deciso ?
E tu ?  Tu che intenzione hai ?  Conti qualcosa?  Sei significativo ?

Una linea politica seria, coerente e leale, anche se si rilevasse perdente, (io non lo credo, anzi)  potrebbe cambiare o aiutare a cambiare questa società. 
Una politica volta al mito della vittoria farebbe ciò che ha fatto Monti, ciò che ha fatto Letta.
E’ quello che vuoi ?

PS : Un  inciso sulla possibilità di vittoria.
I grandi strateghi ci hanno sempre detto che per crescere occorre prendere voti al centro, al PDL.  Renzi lo dice da anni in campagna elettorale come se fosse una genialata.
Andate a prendere i voti effettivi. Se i il PD avesse parlato ai suoi. Se avesse AGITO in modo coerente e di Sinistra e avesse confermato l’elettorato 2009 avrebbe stravinto.  
Parliamo ai nostri. Diciamo le NOSTRE cose. 
Vinciamo o perdiamo ma non smarriamo la nostra identità che anzi ha bisogno di essere ritrovata. 

Grazie !!!

... Barandola ...
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giovedì 5 settembre 2013

Congresso del PD e Mozione Litfiba

Ieri sera alla Festa Democratica del PD era presente in area dibattiti Pippo Civati.

Esauriti post a sedere e in piedi. Una calca inverosimile ed inimmaginabile.
La cosa 'strana' è che tutti sono rimasti sino alla fine anche se, e io ero tra loro e lo so, era difficile restare in quel pigia pigia asfissiante.

Un'area dibattiti decisamente troppo piccola, almeno per questo tipo di presenze.

Civati ha risposto a domande di un giornalista locale parlando di Fisco, Diritti, Europa, Lavoro, Ambiente, Scuola e Cultura.

I temi a lui più cari, i temi della sinistra.

Immancabilmente è arrivata la solita domanda : "Spiegaci come mai tu e Renzi vi siete separati"

Civati ha risposto in modo estremamente dettagliato ed esaustivo spiegando la diversa visione dei due del modo di dirigere (un uomo-Renzi vs una squadra-Civati ) e aggiungendo molti particolari. Scendendo nel dettaglio.

La parte che però credo sia maggiormente esemplificativa è stata quando Civati ha detto (non testualmente) : "Su Marchionne lui (Renzi) si è schierato a favore.  Ecco io tra Marchionne e Landini mi schiero e mi schiererò sempre a favore di Landini"

Trad : Mozione Litfiba ?  Quando Marchionne rinuncerà al suo stipendio faraonico, ai suoi bonus, alle stock options e penserà ai lavoratori italiani ....in quel momento la mozione Litfiba sarà possibile. Solo allora.

E credetemi questo è un bene.
Per il PD e per i due candidati.
Serve chiarezza nei contenuti, nei messaggi, nelle proposte.
Serve capire chi vuole una cosa, e chi un'altra. E anche ricordarselo.

... Barandola...
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martedì 3 settembre 2013

CoRRenzi alternate

Dopo il bagno di folla e il plebiscito che Genova ha tributato a Renzi vorrei fermarmi su una sua affermazione molto ripresa dalle agenzie di stampa.

La parte in cui Renzi mette al bando le correnti, le vuole abolire.

( Qui uno dei tantissimi articoli sull'uscita di Renzi )

Tralasciamo il fatto che in un partito DEMOCRATICO le correnti (di pensiero) arricchiscono il dibattito e quindi il partito stesso mentre l'appiattimento porta solo al leader maximo, che io non auspico.
Tralasciamo questo e riprendiamo la STORIA.

Storia di solo qualche mese fa.
Di un sindaco di Firenze che va durante l'elezione del Presidente della repubblica a Roma e convoca e riunisce i suoi !!!


  (minuto 01:00 ... a cena con i suoi.. )


Vi consiglio inoltre di vedere questo video.... 40 secondi interessantissimi....
guardate il titolo, guardate la scritta sulla porta.. e poi ditemi se non vi sembra 'una corrente'

Di tutto questo ce ne siamo dimenticati ??

Come ebbe a dire Walter Tocci "In campagna congressuale tutti diranno Viva la mamma, ma servirà avere la credibilità per dirlo !"

Ecco, la credibilità, appunto.

.. Barandola ...
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mercoledì 21 agosto 2013

Lettera aperta ai miei rappresentanti

Cari
Antonello Giacomelli
Matteo Biffoni
Claudio Martini
Ilaria Bugetti

vi scrivo in quanto siete e vi sento istituzionalmente i miei rappresentanti, miei e di Prato, nei confronti delle Istituzioni Nazionali  e del Partito.

Sebbene la legislatura sia iniziata in modo catastrofico con l'elezione, o meglio con la mancata elezione, del Presidente della Repubblica ; seguita poi da un Governo Larghe Intese non desiderato; unitamente a un nuovo Segretario Nazionale 'reggente' che con ritardi, tentennamenti, indecisioni in merito al Congresso trasferisce e rimanda un'immagine tutt'altro che trasparente del PD; malgrado tutto questo ...
il peggio potrebbe ancora venire !

Se il Partito Democratico, il MIO partito, dovesse in qualche modo avallare un operazione di salvacondotto, grazia, ritardo della pena o qualsiasi altra formula mirata a salvare Berlusconi sarebbe, per me, nei confronti del Partito,  la fine.

Non pensiate che sia una 'vendetta' nei confronti del ventennio Berlusconiano.
Si chiama semplicemente amore verso la Repubblica.

Che Repubblica sarebbe infatti quella dopo un gesto simile ?
Che legittimazione avrebbe la magistratura tutta ?
A quale titolo i carcerati che affollano le galere dovrebbero restare tali ?
A che titolo verrebbe emessa una qualsiasi condanna ?
Quanta ilarità, anzi rabbia, farebbe leggere quel cartello 'La Legge è UGUALE per TUTTI' all'interno delle aule di tribunale ?

Ma non solo la magistratura sarebbe delegittimata.
Lo sarebbe anche il Parlamento. Parlamento, che in un caso del genere, voterebbe contro al volere del popolo sovrano che lo ha eletto e voterebbe contro un'altro potere dello Stato. Sovvertendolo.

E se il Parlamento fosse delegittimato lo sarebbero anche il Presidente della Repubblica, in primis, e il Governo, poi, espressioni della volontà del Parlamento il primo e degli 'ordini' del Presidente della Repubblica avallati dai due rami della Camera il secondo.

E allora con i tre poteri delegittimati, dopo aver evidenziato che in Italia la parola UGUAGLIANZA  davanti alla legge sparisce, potremmo ancora parlare di Repubblica ? Di Democrazia ?

Ne dubito. In questo caso quindi non potrei in alcun modo perdonare il PD e dovrei con dolore ma con piena coscienza lasciare il mio piccolo incarico di segreteria di Circolo dando ragione a chi da anni mi raccontava di un partito connivente e colluso.

Io ancora a quelle voci non credo, tocca a voi, con tutte le vostre forze e tutti i vostri poteri far si che quelle voci vengano spente.

Ricordate, non esiste nessuna priorità prima della Democrazia.
Stabilità, Economia, Crisi, Rigore, Responsabilità sono parole vote e vacue. Passano.

Per la Democrazia in Italia molte persone sono morte e molte ne muoiono ogni giorno nel mondo.
Metterle sullo stesso piano è una cosa impossibile.

Comportatevi da 'uomini dello Stato' restando sicuri di potervi specchiare e guardare negli occhi con rispetto.

Daniele Pinai
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venerdì 2 agosto 2013

Batterlo politicamente

Oggi la nostra Bonafè torna sull'argomento.
"Avremmo preferito batterlo politicamente "

Ecco, vorrei essere diretto, chiaro e sintetico.

Questo è un giochino inventato dalla destra.
Ieri non è stato BATTUTO in via giudiziale è stato RITENUTO COLPEVOLE di un reato.
Con questo la politica non c'entra un emerito cazzo niente !!!

E di conseguenza a a questa banale rivelazione vi dico che voi POLITICAMENTE lo dovevate già cacciare da tempo.
Non ne siete stati capaci, spesso per convenienza e/o calcolo, e cosa pretendevate ??
Che per apparire meno inetti la Giustizia fosse stata al vostro livello ?

Scarsi tutti , tutti bravi ?

... Barabndola ...
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IO ! E tu ?

ma tutti quelli che ...
"PD ah complimenti che culo avere Renzi... e ne sei orgoglioso ??"

Ciccio il PD non è il PDL... non è il partito di uno.

Trall'altro vorrei farti presente che ...
- IO sto con CIVATI... (quindi)
- IO non ho votato la fiducia a Letta
- IO ho sempre detto non alle larghe intese
- IO ho sempre detto che l'evasione fiscale DEVE essere perseguita
- IO non ho salvato il culo ad Alfano
- IO ho sempre denunciato l'impossibilità che questo governo facesse delle cose buone per la nazione...
- IO al prossimo Congresso , anche per questo, voterò CIVATI.

IO...e tu ?

... Barandola ...
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mercoledì 31 luglio 2013

Pensare Civatian

Ecco io vi dico come la penso IO. Che mi sembra così che la pensa Civati.
Che mi sembra sia così che la pensa chi pensa Civatian.  E se sbaglio mi corriggerete.

In questi giorni sto spingendo molto tra gli amici la petizione sull’abbassamento delle imposte sul  lavoro.
Petizione importantissima per ridare forza e capacità d’acquisto. Petizione sulla quale potrei scrivere un post infinito.Petizione che trovate qui e che vi prego di firmare.

Alcuni mi contattano e mi dicono. “Ehi ma non è per caso un punto importante della mozione congressuale ? Ve la bruciate così ?’

Ecco io vorrei rispondere a tutti quelli che mi pongono questa domanda e domande simili.

Qui si lavora per l’Italia in primis, per il PD poi ed infine per il congresso.
Questa è la gerarchia, queste sono le priorità.

Frecce all’arco per il congresso ce ne sono infinite. Se una battaglia giusta e importante per il paese venisse recepita chi pensa Civatian ne è solamente felice. Noi pensiamo alle persone, non ci interessa usare quest’arma per il Congresso.  Pensiamo che questa strada debba essere perseguita prima possibile. Senza attendere altro. 

Diversamente si son comportati per anni quelli che non hanno fatto la legge sul conflitto d’interessi, per dire. Poi dicendo ogni volta che l’avrebbero fatta al prossimo turno.

Noi siam diversi. Questo deve essere chiaro.
Nei vari circoli stiamo aprendo e apriremo un ‘ufficio delusi’ che sarà la trasposizione reale di quello virtuale già presente (lotrovate qui). I dati che verranno raccolti saranno per il PD, tutto. Perché insieme si possa lavorare su obiezioni, ma anche su proposte, che verranno da tutti i nostri elettori.

Se le priorità e le gerarchie non sono chiare penso ahimè non sia chiaro chi è Civati.

.. Barandola …

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giovedì 11 luglio 2013

Fratelli e vicini di casa

Stamani guidavo e riflettevo...
Riflettevo sul PD.

..ed è come se io avessi deliberatamente deciso, senza motivo alcuno, di smettere di parlare con i miei fratelli.
Perché SEL, non dimentichiamocelo, sono i nostri fratelli.
Italia Bene Comune è la nostra famiglia.

E sono nostri fratelli, oltre a SEL, anche quelli che se ne sono andati di casa, sbattendo la porta.
Che adesso casa non hanno più trovato o che sono andati sotto una tenda tra persone incazzate a fare massa nel M5S ...alcuni di loro sono nostri fratelli.

Ecco noi con loro mica ci parliamo. Mica gli telefoniamo. Mica gli chiediamo come la pensano.
NO !!

Ecco noi preferiamo il vicino di casa.
Quello che alle riunioni di condominio vuole dipingere la facciata di fucsia, anche se era stata rifatta l'anno prima, e ci vota contro quando diciamo che serve un ascensore (sociale) più nuovo e moderno perchè per i vecchietti saliere al sesto piano con la spesa è dura.
Quello che ad ogni occasione buona ci minaccia.
Quello che non ha assolutamente niente da spartire con noi

Fratelli e vicini di casa....

La volete sapere una cosa ?  Io senza mia sorella sarei un uomo diverso. Più vuoto...
Senza il vicino di casa ... più libero.

... Barandola ...
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