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venerdì 21 giugno 2013

Le Ceneri di Angela - BarandolaLibri

Tratto da "Le ceneri di Angela"  di Frank McCourt

Dovete studiare ed imparare per farvi un'opinione vostra sulla storia e su tutto, se la mente è vuota le opinioni uno non se le può fare. Riempitevi la mente, riempitevi la mente. La mente è il vostro tesoro e nessuno al mondo può ficcarci il naso. Se uno di voi vincesse la lotteria d'Irlanda e si comprasse una casa su cui servissero i mobili secondo voi la riempirebbe di robaccia? La mente è la vostra casa e se la riempite di robaccia sentita e vista al cinema la manderete in malora. Potete anche essere poveri e avere la scarpe rotte, ma la vostra mente sarà sempre un palazzo.

... Barandola ...
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venerdì 24 maggio 2013

Io Nichi Moretti

Adoro leggere, leggo molto, appena posso.

Io Nichi Moretti non entra nei miei Top Ten.
Forse neppure tra i migliori 20 libri che io abbia letto.

Ma ...
Ma amo mischiare i generi e a libri pesanti amo intramezzare libri più leggeri, diversi.
E adesso arriva l'estate, la letteratura 'da ombrellone' .

Ecco se amate leggere, questo libro NON PERDETELO !
E' diverso, è particolare ed è folle.

A prima lettura ho pensato fosse un po' troppo toscano per i toscani, forse addirittura pratese per i pratesi.
Ma su questa cosa mi son soffermato e non è così.

Nichi, con quel carattere, con il suo modo di essere, con il suo sguardo sulla vita non può che essere di Prato.
Disco Inferno, così com'è non può essere collocato altrove.

Ammetto che alcune notti ho riso da solo come un matto su alcune scene.
Non per ciò che stavo leggendo ma per ciò che stavo vivendo. Ero dentro al libro. Non ci ero stato guidato, ci ero stato catapultato. Ero li, lo vivevo. Il resto non esisteva. Questo deve fare un libro.

... Barandola ...
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sabato 4 maggio 2013

Puoi scappare

Puoi scappare da me, dai miei occhi, dalla mia voce.
Puoi scappare da sguardo e parola, dalle mani, ecco. Dalle mani.
Puoi scappare dai miei tocchi e privarmi dei tuoi sapori. 
Dal gusto puoi scappare, come puoi celare il tuo odore, indimenticabile. 
Puoi scappare dai miei sensi, tutti. Senza un limite.
Ma non dai miei pensieri, quello mai.
Li sarai per sempre mia.

... Barandola ...
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mercoledì 10 aprile 2013

BarandolaLibri : Franco Legni

Tratto da : Io Nichi Moretti di Franco Legni

La fauna del Savana era composta prevalentemente da trentenni addobbati con pantaloni aderenti e camicie sgargianti, signorine attempate ricostruite al silicone e ragazzine prezzolabili in bella mostra sul bancone della carne. Non mancavano le ballerine russe di ogni peso e misura, le sciampiste dal lunedì libero con meches fosforescenti e gli immancabili parrucconi nullafacenti, indebitati fino al collo ma belli come lampade UVA.
Quello secondo Giulio era l'ambiente che avrebbe dovuto aiutarmi a ristabilire la pace interiore. Magari con un po' di'impegno sarei riuscito a trovare un gancio, una corda resistente e un locale appartato per farla finita.

... Barandola ...
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martedì 9 aprile 2013

BarandolaLibri - Pablo Neruda

T’amo senza sapere come,
ne quando, ne dove.
T’amo senza problemi nè orgoglio: così t’amo,
perchè non so amare altrimenti…

... Barandola ...
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mercoledì 3 aprile 2013

La bicicletta verde

"Con la cultura non si mangia"
..a me questa frase proprio non vuol uscire di testa.

E quando oggi ho letto una notizia, eccola lì, è tornata fuori.
Ne con la cultura ne con i diritti si mangia, semmai si progredisce, aggiungo io.

A CAUSA del successo di un film 'La bicicletta verde' appunto, in Arabia saudita da oggi è stato accordato alle donne il diritto di andare in bicicletta.

Avete capito bene !
Le donne saudite possono andare in bicicletta.

So che potrà apparire poca cosa, per me invece è una cosa enorme.
Ogni slavina inizia con un piccolo smottamento.

... non son servite le guerre, è servito un film ...

... Barandola ...
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lunedì 28 gennaio 2013

BarandolaLibri - Albert Einstein

Non possiamo risolvere i problemi
usando lo stesso modo di pensare
che abbiamo usato quando li abbiamo creati
(Albert Einstein)

... Barandola ...

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martedì 15 gennaio 2013

BarandolaLibri : E' una vita che ti aspetto

Tratto da "E' una vita che ti aspetto" di Fabio Volo

Dopo un po’ che stavo lì in silenzio a esaminare i miei comportamenti, ho pensato che era vero.
Vivevo nella paura.
E vivere nella paura è sempre stata la condizione di chi è sottomesso.
Paura del domani. Paura di non essere pronto. Di non essere all’altezza. Forse uno degli errori più grandi che facevo era quello di prepararmi al peggio. Era la paura di non essere in grado di reggere una situazione brutta, la paura di perdere il controllo, o di trovarmi spiazzato e soffrire troppo, che mi portava ad allenarmi costantemente al pensiero di una catastrofe in arrivo. [...]
Ecco perché alla domanda: “Sei felice?” rispondevo: “Non lo so, ma non mi lamento”. Perché, visto che mi aspettavo sempre la catastrofe, il fatto che ancora non fosse successa doveva rendermi felice.
Quindi per me il significato della parola felicità era: mancanza di dolore.


... Barandola ...

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lunedì 14 gennaio 2013

BarandolaLibri - Ogni Mattina a Jenin

Tratto da "Ogni mattina a Jenin"  di Susan Abulhawa

Nasciamo tutti possedendo già i tesori più grandi che avremo nella vita. 
Uno d questi è la mente, un altro è il tuo cuore. E gli strumenti indispensabili di queste ricchezze sono il tempo e la salute. In modo in cui userai i doni di Dio per aiutare te stesso e l’umanità sarà il modo in cui Gli renderai onore

... Barandola ...

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lunedì 31 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFraseAlDì - Primo levi

Tratto da "Se questo è un uomo" di Primo Levi

Siamo scesi, ci hanno fatti entrare in una camera vasta e nuda, debolmente riscaldata. Che sete abbiamo! Il debole fruscio dell’acqua nei radiatori ci rende feroci: sono quattro giorni che non beviamo. Eppure c’è un rubinetto: sopra un cartello, che dice che è proibito bere perché l’acqua è inquinata. Sciocchezze, a me pare ovvio che il cartello è una beffa, "essi" sanno che noi moriamo di sete, e ci mettono in una camera, e c’è un rubinetto, e Wassertrinken verboten. Io bevo, e incito i compagni a farlo; ma devo sputare, l’acqua è tiepida e dolciastra, ha odore di palude. Questo è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno deve essere così, una camera grande e vuota, e noi stanchi stare in piedi, e c’è un rubinetto che gocciola e l’acqua non si può bere, e noi aspettiamo qualcosa di certamente terribile e non succede niente e continua a non succedere niente. Come pensare? Non si può più pensare, è come essere già morti.

( l'ultimo post dell'anno in memoria di chi ha passato tutto questo e anche peggio )

... Barandola ...

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giovedì 20 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFrasealDì - Alex Del Piero

Tratto da " ALEX DEL PIERO. MINUTO PER MINUTO " di SAVINO ROBERTO

Con la sua classe in campo e fuori, Del Piero partecipa attivamente alla cavalcata di una compagine di imbattibili in campionato, guidata da un tecnico che si farebbe scuoiare pur di non perdere un match. Lo struggente saluto nell'ultimo incontro casalingo contro l'Atalanta resterà negli annali dello sport, con un intero popolo che restituisce al suo Campione lacrime di zucchero intrise di amore, riconoscenza e passione, capaci da sole di riportarlo sull'Everest dell'immortalità.

... Barandola ...

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sabato 15 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFrasealDì - Mastrolonardo

Tratto da  " Lettera a Lèontine " di Raffaello Mastrolonardo

-Perché sto male nel tradire Alessandra?-
-Perché è tua moglie.-
-Perché è mia moglie?-
-Perché l'hai sposata e ti ha dato una figlia.-
-Perché ho sposato Alessandra?-
-Perché ne eri innamorato.-
-Perché ne ero innamorato?-
-Perché uscivi da una brutta storia, o meglio, da una storia bellissima che era finita e non doveva. Alessandra è stata un approdo, un porto insperato in cui rifugiarsi, ti ha dato serenità, tranquillità emotiva, protezione... E' stata ciò di cui avevi bisogno.-
-E siamo stati felici...-
-Certo, ed è questo che ti fa star male. Le sei riconoscente per quello che ti ha dato. Ma avete commesso un errore.-
-Quale?-
-Avete pensato che la felicità dovesse durare per sempre, che era un dono intangibile e nessuno ve lo avrebbe sottratto. Ma la felicità è una conquista, Piero, bisogna saperla difendere, giorno per giorno...

... Barandola ...
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mercoledì 12 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFraseAlDì - Oscar Wilde

Tratto da " Il ritratto di Dorian Gray " di Oscar Wilde 

Quel ritratto sarebbe stato per lui il più magico degli specchi; come gli aveva dato la rivelazione del suo corpo, così gli avrebbe rivelato la sua anima. E quando l'inverno vi sarebbe calato sopra, egli sarebbe rimasto nel punto dove la primavera freme alla vigilia dell'estate. Quando il sangue si sarebbe ritirato dal viso del ritratto, lasciandosi dietro una pallida maschera di gesso dagli occhi plumbei, egli avrebbe conservato il fulgore dell'adolescenza. I fiori della sua bellezza non sarebbero mai appassiti. Come gli dei della Grecia sarebbe rimasto forte, agile, giocondo. Che importanza aveva quel che sarebbe accaduto all'immagine dipinta sulla tela? Egli sarebbe rimasto immune, e questo era tutto.


... Barandola ...

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martedì 11 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFraseAlDì - Manzoni

Tratto da  " I Promessi Sposi " di Alessandro Manzoni

Portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta; ma tutta ben accomodata, ...con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo... Né la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur un braccio...se non che una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte... Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d'insolito rispetto... Ma quella, tirandosi indietro, ..."no" disse: "non me la toccate per ora, devo metterla io su quel carro: prendete". Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese... Il monatto...tutto premuroso...più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l'inaspettata ricompensa, s'affaccendò a far un po' di posto ... la madre ...la mise lì come sur un letto ... e disse :" addio, Cecilia! riposa in pace! Prega intanta sera verremo anche noi, ..." Poi voltatasi di nuovo al monatto, " voi", disse, "passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola".

... Barandola ...

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giovedì 6 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFraseAlDì - HOSSEINI

Tratto da " Il Cacciatore di Aquiloni "  di KHALED HOSSEINI 

Sono diventato la persona che sono oggi all'età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato.
E' stato tanto tempo fa.
Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il proprio passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.

... Barandola ...

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mercoledì 5 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFraseAlDì - Baricco

Tratto da " Novecento " di Alessandro Baricco 

A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri.
Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono.

Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran.
Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante?
Non si sa.
Fran.
Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? 
C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quar to, fran.
Non si capisce.
 È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.


... Barandola ...

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martedì 4 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFraseAlDì - de Saint Exupéry

Tratto da " Il piccolo principe " - di Antoine de Saint Exupéry

“Non si conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe.
“Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami! “.
“Che bisogna fare ?” domandò il piccolo principe.
“Bisogna essere pazienti”, rispose la volpe. “In principio tu ti siederai un po’ lontano da me, così , nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio, e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…”

Il piccolo principe ritornò l’indomani.

“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe.
“Se tu vieni, ad esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre comincerò ad essere felice. Con il passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore … Ci vogliono i riti”.
“Che cos’è un rito ?”, disse il piccolo principe.
“Anche questa, è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora diversa dalle altre ore.” [….]

Così il piccolo principe addomesticò la volpe. 

E quando l’ora della partenza fu vicina : “Ah !” disse la volpe, “ .. piangerò”.
“La colpa è tua”, disse il piccolo principe, “io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi … “
“E’ vero”, disse la volpe.
“Ma piangerai !” disse il piccolo principe.
“E’ certo”, disse la volpe.
“Ma allora che ci guadagni ? “
Ci guadagno”, disse la volpe, “il colore del grano”.
Poi soggiunse : “Và a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto.”
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
“Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente” disse. “Nessuno vi ha addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fato il mio amico ed ora è per me unica al mondo”.

E le rose erano a disagio.

“Voi siete belle ma siete vuote”, disse ancora. “Non si può vivere per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa”.


E ritornò dalla volpe. 
“Addio” disse.
“Addio”, disse la volpe.
“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice : non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
“L’essenziale è invisibile agli occhi”, ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
“E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante”.
“E’ il tempo che ho perduto per la mia rosa….” Sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
“Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…”.
“Io sono responsabile della mia rosa… “ ripeté il piccolo principe per ricordarselo.


... Barandola ...

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domenica 2 dicembre 2012

BarandolaLibri - Riepilogo Settimana




Ecco il riepilogo della seconda settimana di BarandolaLibri.


Lunedì  -   " I Malavoglia" di Giovanni Verga 

Martedì  -  " Città Futura " di Antonio Gramsci

Mercoledì  -  " Uno Nessuno e Centomila " di Luigi Pirandello

Giovedì  - " 101 Storie Zen " di NYOGEN SENZAKI E PAUL REPS

Venerdì -  La fine è il mio inizio " di Tiziano Terzani

Sabato  -  " Siddartha " di Herman Hesse

Se la settimana di BarandolaLibri vi è piaciuta ... condividete ...
Buona domenica e ... aspettatevi una settimana con frasi interessanti

 ... Barandola ... 


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sabato 1 dicembre 2012

BarandolaLibri - UnaFrasealDì - Hesse

Tratto da " Siddartha " di Herman Hesse 

 Il mondo, caro Govinda,non è imperfetto, o impegnato in una lunga via verso la perfezione: no, è perfetto in ogni istante, ogni peccato porta già in se' la grazia, tutti i bambini portano già in sè la vecchiaia, tutti i lattanti la morte, tutti i morenti la vita eterna.
Non è concesso all'uomo di scorgere a che punto sia il suo simile della propria strada: in briganti e in giocatori d'azzardo si cela il Buddha, nel Brahmino può celarsi il brigante. La meditazione profonda consente la possibilità d'abolire il tempo, di vedere in contemporaneità tutto ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, e allora tutto è bene, tutto è perfetto, tutto è Brahma.
Per questo a me par buono tutto ciò che esiste, la vita come la morte, il peccato come la santità, l'intelligenza come la stoltezza, tutto dev'essere così, tutto richiede solamente il mio accordo, la mia buona volontà, la mia amorosa comprensione, e così per me tutto è bene, nulla mi può far male.


... Barandola ...

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venerdì 30 novembre 2012

BarandolaLibri - UnaFraseAlDì - Terzani

Tratto da "La fine è il mio inizio" di Tiziano Terzani 

 Bellissimo senti! Che gioia figlio mio.  Ho sessantanni e questo grande viaggio della mia vita è arrivato alla fine.  Ma ci sono senza alcuna tristezza, anzi, quasi con un pò di divertimento.


L'altro giorno la mamma mi ha chiesto " se qualcuno telefonasse e ci dicesse di aver scoperto una pillola che ti farebbe campare altri dieci anni, la prenderesti?" E io istintivamente ho risposto "No!" Perchè non la vorrei, perchè non la vorrei vivere altri dieci anni. Per rifare tutto quello che ho già fatto? Sono stato nell' Himalaya, mi sono preparato a salpare per il grande oceano di pace e non vedo perchè ora dovrei rimettermi su una barchetta a pescare, a far la vela. Non mi interessa.
Guarda la natura da questo prato, guardala bene e ascoltala. Là il cuculo; negli alberi tanti uccelli - chi sa chi sono? - coi loro gridi il loro pigolio, i grilli nell'erba, il vento che passa tra le foglie. Un grande concerto che vive di vita sua, completamente indifferente, distaccato da quel che mi succede, dalla morte che aspetto. [...]
Però, proprio perchè mi rimane tempo, un'ultima cosa mi piace ancora farla ed è parlare con te che sei stato parte e spettatore della mia vita.


... Barandola ...
(@DanielePinai suTwitter )

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