Ieri Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, nel Consiglio Comunale straordinario sull'Aeroporto di Peretola ha annunciato di aver firmato il ricorso al TAR.
Ricorso chiesto a gran voce dai Comitati e da molti cittadini.
Molti hanno plaudito a questo gesto che ha fatto sentire il Sindaco vicino alle esigenze, alle richieste, ai timori dei cittadini.
Io invece punterei l'attenzione sul discorso che Biffoni ha fatto in Consiglio.
Un discorso che apre i cuori e mostra, a chi lo ha voluto ascoltare, cosa deve essere la Politica.
Sintetizzo e, non me ne voglia il Sindaco, banalizzo il suo intervento.
Dice Biffoni : Questa firma è vista come una vittoria. Per me è una sconfitta. Una sconfitta della Politica che dovrebbe avere la capacità di non avvalersi di tribunali ma di giungere 'al bene' tramite le argomentazioni e il ragionamento.
Siamo arrivati a dover prendere questa decisione solo ed unicamente per un deficit politico che dura da anni. Anni che hanno escluso Prato dai tavoli di progettazione regionali. Anni in cui non abbiamo avuto la capacità ne di proporre ne di opporsi nelle sedi istituzionali dove questo sarebbe stato possibile.
Continua poi Biffoni : Ho firmato perché farò di tutto per osteggiare quest'opera ma fare di tutto significa che già da stasera continuerò a cercare quella strada politica che potrebbe portare ad una soluzione importante, progettuale, di largo respiro. Che sì impedisca l'opera ma che lo faccia su un progetto di una Regione diversa, di una economia diversa e di una diversa visione del futuro che vogliamo darci. Cerchiamo di evitare di toglierci le responsabilità che abbiamo come politici demandando ad un Giudice il nostro futuro. Siamo politici perché sentiamo l'esigenza di prenderci importanti responsabilità per il futuro dei nostri concittadini e non per demandare e dormire sogni tranquilli pulendosene la coscienza come un moderno Ponzio Pilato.
Mia nota : Grande Matteo. Intervento Perfetto !!! Questa è la Bella Politica !!!
PS : Da annotare interventi di altissimo livello politico di
- Rudi Russo Cons. Regionale
- Fabrizio Mattei Cons. Regionale
- Marco Martini Sindaco di Poggio a caiano
- Alessio Biagioli Sindaco di Calenzano
... Barandola ...
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martedì 11 novembre 2014
sabato 12 gennaio 2013
#Prato2020 - come l'ho vissuta
Inizio col dire che gli organizzatori hanno fatto un lavoro magnifico; partendo dal pensiero di #Prato2020, passando della preparazione dell’evento e dall’ottenuta partecipazione e arrivando ai contenuti.
Ho rivisto in #Prato2020 la voglia di fare percepita a #SeiFelicediPrato.
Riuscirà Diego Blasi a mantenere nel tempo ‘la tensione’ ?
Riusciranno, lui e chi assieme lui partecipa a questo percorso, e mi scuso se non ne conosco i singoli nomi, a ripetere nel tempo lo sforzo e a far si che ‘uno sfogatoio’ diventi invece costruzione ?
Io credo possa essere possibile, e se posso essere utile ci sono.
Ogni intervento ha avuto indubbiamente il suo fascino e il suo interesse. Ne voglio ricordare solo alcuni che per vari motivi mi hanno segnato la serata.
La limpidezza di parola e di pensiero della . Preside Salvati.
La richiesta di una trasparenza dell’amministrazione pubblica volta non solo a far vedere ‘cosa si fa’ ma il perché lo si fa. Far trasparire ‘la tracciabilità del pensiero’ di una decisione comunale. Da dove si parte, dove si vuole arrivare e per quali motivazioni. Solo così nel 2020 i giovani avranno maggior fiducia delle istituzioni. Non so se la Preside sapeva che aveva a fianco Civati che di questa trasparenza e tracciabilità si è sempre fatto promotore.
La pratesità di Franco Legni.
Intervento schietto, pratese. Ironico, irriverente e scherzoso puntando al sodo.
La richiesta a Prato di ‘vedersi bella’ e di farsi vedere bella.
Di smetterla di vedere sempre verde solo il giardino altrui avendone qui in abbondanza.
Ho apprezzato molto l’intervento del Presidente Unione Industriale Cavicchi.
Sta portando dentro UIP ciò che a mio avviso ha portato nel Museo del Tessuto, la testa ! La freschezza del pensiero, l’apertura mentale al nuovo.
I 7 punti di chi ci ha ospitati al Compost (grazie davvero !!), Cristina Pezzoli.
Li avrei fatti miei uno ad uno, che donna, che pensieri, una vera risorsa per la nostra città.
La serata si è conclusa con Silvia Norcia di Assemblea Libertà è partecipazione.
Il recupero dei luoghi di Prato. L’utilizzo dello spazio per fare aggregazione oltre le barriere. Passione, coraggio e determinazione e un bell’insegnamento quando ha chiuso dicendo ‘non vorrei ogni giorno tirare la camicia del assessore per parlargli del mio progetto. Lui DEVE già conoscere il mio progetto’
Quanto è vero Silvia !!!
Non vanno però dimenticati altri interventi bellissimi che parlavano di antropologia, di studi sulla criminalità legati all’uso del suolo, della comunicazione e dell’interazione tra generazioni. Ci sono tante energie nel mondo che potremmo utilizzare per progettare una Prato diversa.
Ho lasciato per ultimi gli interventi degli ‘extracomunitari’.
L’ho fatto perché sono quelli che mi hanno fatto RABBIA !!!!
Rabbia e vergogna per nei confronti della mia città e della mia nazione.
Ho sentito dentro di loro un forte amore per Prato ma per l’Italia tutta.
Ho sentito la speranza di un domani ma che cova sotto tanta paura e ansia
Ho avvertito la loro forza, la loro determinazione.
Mi ha fatto male dentro sentire Xiaoyun Liao parlare dell’abbandono precoce delle scuole da parte degli extracomunitari. Questo è un problema grandissimo !
Mi ha fatto male sentirla raccontare dei genitori che vogliono tornare in Cina perché non si sentono accettati. Mi sono VERGOGNATO sapendo che deve andare a rinnovare il permesso di soggiorno e come se questo non bastasse non vogliono rinnovarglielo perché senza lavoro fisso. Me ne vergogno !!!
A lei e a Mercedes Frias (altro bellissimo intervento) voglio dire che la nostra generazione sta lavorando sia sui padri che sui figli per cambiare le cose.
Vi metto qui un post di un anno fa. Questo nel mio piccolo, nel nostro piccolo, stiamo facendo.
Chiudo dicendo che la presenza di Civati e Biffoni è stata una cornice perfetta ad un bellissimo quadro nel quale delle bellissime pennellate sono state date anche da Giorgio Bernardini che ha fatto delle belle ed interessante domande ai due futuri onorevoli.
Su tutte una “Civati, ma è vero che vuoi diventare segretario del PD” – Civati : “ SI ! “
… Barandola …
.
Ho rivisto in #Prato2020 la voglia di fare percepita a #SeiFelicediPrato.
Riuscirà Diego Blasi a mantenere nel tempo ‘la tensione’ ?
Riusciranno, lui e chi assieme lui partecipa a questo percorso, e mi scuso se non ne conosco i singoli nomi, a ripetere nel tempo lo sforzo e a far si che ‘uno sfogatoio’ diventi invece costruzione ?
Io credo possa essere possibile, e se posso essere utile ci sono.
Ogni intervento ha avuto indubbiamente il suo fascino e il suo interesse. Ne voglio ricordare solo alcuni che per vari motivi mi hanno segnato la serata.
La limpidezza di parola e di pensiero della . Preside Salvati.
La richiesta di una trasparenza dell’amministrazione pubblica volta non solo a far vedere ‘cosa si fa’ ma il perché lo si fa. Far trasparire ‘la tracciabilità del pensiero’ di una decisione comunale. Da dove si parte, dove si vuole arrivare e per quali motivazioni. Solo così nel 2020 i giovani avranno maggior fiducia delle istituzioni. Non so se la Preside sapeva che aveva a fianco Civati che di questa trasparenza e tracciabilità si è sempre fatto promotore.
La pratesità di Franco Legni.

Ho apprezzato molto l’intervento del Presidente Unione Industriale Cavicchi.
Sta portando dentro UIP ciò che a mio avviso ha portato nel Museo del Tessuto, la testa ! La freschezza del pensiero, l’apertura mentale al nuovo.
I 7 punti di chi ci ha ospitati al Compost (grazie davvero !!), Cristina Pezzoli.
Li avrei fatti miei uno ad uno, che donna, che pensieri, una vera risorsa per la nostra città.
La serata si è conclusa con Silvia Norcia di Assemblea Libertà è partecipazione.
Il recupero dei luoghi di Prato. L’utilizzo dello spazio per fare aggregazione oltre le barriere. Passione, coraggio e determinazione e un bell’insegnamento quando ha chiuso dicendo ‘non vorrei ogni giorno tirare la camicia del assessore per parlargli del mio progetto. Lui DEVE già conoscere il mio progetto’
Quanto è vero Silvia !!!
Non vanno però dimenticati altri interventi bellissimi che parlavano di antropologia, di studi sulla criminalità legati all’uso del suolo, della comunicazione e dell’interazione tra generazioni. Ci sono tante energie nel mondo che potremmo utilizzare per progettare una Prato diversa.
Ho lasciato per ultimi gli interventi degli ‘extracomunitari’.
L’ho fatto perché sono quelli che mi hanno fatto RABBIA !!!!
Rabbia e vergogna per nei confronti della mia città e della mia nazione.
Ho sentito dentro di loro un forte amore per Prato ma per l’Italia tutta.
Ho sentito la speranza di un domani ma che cova sotto tanta paura e ansia
Ho avvertito la loro forza, la loro determinazione.
Mi ha fatto male dentro sentire Xiaoyun Liao parlare dell’abbandono precoce delle scuole da parte degli extracomunitari. Questo è un problema grandissimo !
Mi ha fatto male sentirla raccontare dei genitori che vogliono tornare in Cina perché non si sentono accettati. Mi sono VERGOGNATO sapendo che deve andare a rinnovare il permesso di soggiorno e come se questo non bastasse non vogliono rinnovarglielo perché senza lavoro fisso. Me ne vergogno !!!
A lei e a Mercedes Frias (altro bellissimo intervento) voglio dire che la nostra generazione sta lavorando sia sui padri che sui figli per cambiare le cose.
Vi metto qui un post di un anno fa. Questo nel mio piccolo, nel nostro piccolo, stiamo facendo.
Chiudo dicendo che la presenza di Civati e Biffoni è stata una cornice perfetta ad un bellissimo quadro nel quale delle bellissime pennellate sono state date anche da Giorgio Bernardini che ha fatto delle belle ed interessante domande ai due futuri onorevoli.
Su tutte una “Civati, ma è vero che vuoi diventare segretario del PD” – Civati : “ SI ! “
… Barandola …
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Lettera aperta a Matteo Biffoni
Caro Matteo,
quando seppi della tua candidatura ero perplesso.
Ti ritenevo immaturo per tale ruolo e non riuscivo ad immaginarti quale Onorevole.
La tua vittoria alle primarie, per molti motivi, non mi sorprese ed ebbi modo di congratularmi con te tramite Facebook ma sempre mantenendo il mio scetticismo.

Ieri sera eri, eravamo, a #Prato2020 evento sul quale scriverò un post specifico.
Il tuo primo intervento mi aveva confermato le mie perplessità. Probabilmente a causa della tensione, dell’emozione, non è stato uno dei migliori (sia chiaro che io lo avrei fatto 100mila volte peggio).
Ma nell’arco della serata sei cambiato, totalmente.
Ho visto quello che scrivevi su quei fogli che a fine serata erano pieni di appunti. Non ho certo letto ma vedevo dopo che frase scrivevi, dopo quale grido di dolore appuntavi i tuoi pensieri. Eri presente, partecipe ed interessato.
Ho visto i tuoi occhi ieri sera negli interventi a seguire. Dicevano della tua ‘paura’ di Montecitorio. Di un passo molto grande da compiere. Ma dicevano soprattutto della tua voglia di fare, della tua determinazione e tu stesso hai racchiuso in una frase sia lo sguardo che gli appunti dicendo ‘sarò al servizio della collettività, voglio essere utile’ . Questa frase, tipica di ogni politico navigato, l’hai detta col cuore e a quello non si mente. E quando per due volte hai detto ‘manteniamoci in contatto ’ , come se tu partissi per la guerra, ho visto ciò che al posto tuo avrei voluto dire e fare io.
Hai espresso la voglia di essere usato come grimaldello per risolvere i problemi, per creare un domani migliore.
Le mie perplessità ieri sera tu le hai sconfitte.
Tra due mesi sono certo sconfiggerai le tue, perché ci sono.
Se manterrai quello sguardo, quella voglia, quella determinazione di ieri sera, se ti farai trovare al circolo a Coiano o in altri circoli anche minori, se parteciperai ad eventi come quello di ieri allora saprai portare a termine il mandato nel migliore dei modi portando Prato a Roma con i suoi gridi e le sue richieste sociali ed imprenditoriali.
Buona legislatura.
… Barandola …
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quando seppi della tua candidatura ero perplesso.
Ti ritenevo immaturo per tale ruolo e non riuscivo ad immaginarti quale Onorevole.
La tua vittoria alle primarie, per molti motivi, non mi sorprese ed ebbi modo di congratularmi con te tramite Facebook ma sempre mantenendo il mio scetticismo.

Ieri sera eri, eravamo, a #Prato2020 evento sul quale scriverò un post specifico.
Il tuo primo intervento mi aveva confermato le mie perplessità. Probabilmente a causa della tensione, dell’emozione, non è stato uno dei migliori (sia chiaro che io lo avrei fatto 100mila volte peggio).
Ma nell’arco della serata sei cambiato, totalmente.
Ho visto quello che scrivevi su quei fogli che a fine serata erano pieni di appunti. Non ho certo letto ma vedevo dopo che frase scrivevi, dopo quale grido di dolore appuntavi i tuoi pensieri. Eri presente, partecipe ed interessato.
Ho visto i tuoi occhi ieri sera negli interventi a seguire. Dicevano della tua ‘paura’ di Montecitorio. Di un passo molto grande da compiere. Ma dicevano soprattutto della tua voglia di fare, della tua determinazione e tu stesso hai racchiuso in una frase sia lo sguardo che gli appunti dicendo ‘sarò al servizio della collettività, voglio essere utile’ . Questa frase, tipica di ogni politico navigato, l’hai detta col cuore e a quello non si mente. E quando per due volte hai detto ‘manteniamoci in contatto ’ , come se tu partissi per la guerra, ho visto ciò che al posto tuo avrei voluto dire e fare io.
Hai espresso la voglia di essere usato come grimaldello per risolvere i problemi, per creare un domani migliore.
Le mie perplessità ieri sera tu le hai sconfitte.
Tra due mesi sono certo sconfiggerai le tue, perché ci sono.
Se manterrai quello sguardo, quella voglia, quella determinazione di ieri sera, se ti farai trovare al circolo a Coiano o in altri circoli anche minori, se parteciperai ad eventi come quello di ieri allora saprai portare a termine il mandato nel migliore dei modi portando Prato a Roma con i suoi gridi e le sue richieste sociali ed imprenditoriali.
Buona legislatura.
… Barandola …
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