sabato 24 marzo 2012

La base del PD e lo Squash

Mercoldì sera ho avuto il piacere di partecipare ad un incontro al Circolo 1^ Maggio.

Stanco e anche demotivato come spesso accade di questi tempi alla fine di una giornata di lavoro
ho deciso che non potevo farmi vincere dalla pigrizia e sono andato.

Mi interessava l'argomento e anche le persone che avrebbero parlato.

Parlavano Nicola Oliva e Massimo Carlesi.
Argomento le banche e il sistema creditizio.

L'argomento lo conoscevo bene ma ero interessato a sentire se ci sarebbero state anche delle proposte.

Oliva, che conosco per una cultura profonda e un linguaggio molto attento, mi è piaciuto molto.
Ha esposto con chiarezza e semplicità concetti in realtà difficili da analizzare.
Quando una persona riesce a comunicare concetti difficili in modo semplice e a persone meno edotte sull'argomento ha fatto già un gran lavoro.

Carlesi, che conoscevo solo tramite giornali e TV è stato all'altezza di Oliva nell'esposizione, e non era cosa semplice. Oliva più aggressivo più incisivo, Carlesi con i suoi modi più pacati.

Due caratteri diversi, due approcci diversi.

Con mia piacevole sorpresa le proposte sono arrivate. 
Ovviamente il tempo era poco e non sono state approfondite;  ma carne da mettere alla brace c'è !
Qualcosa si muove e una volta tanto i presenti al Circolo hanno potuto dire
'qualcuno allora pensa anche a noi'.

In sala, e ora  lo ribadisco quì, tra molte altre argomentazioni alcune andavano in una certa direzione.
L'idea è buona. Ma come la veicoliamo ? Come la trasformiamo in realtà ?

La risposta è stata 'Noi portiamo queste proposte alla base e ci aspettiamo che la base le faccia proprie le  sostenga e le imponga al partito e alla città'
Ecco su questo non sono d'accordo.

Il concetto espresso mi ricorda la Squash.
Prendo la pallina e la sbatto sul muro e mi attendo che il muro faccia il suo lavoro
restituendomi la pallina e permettendomi di continuare a giocare.
Nello Squash funziona, stancante ma divertente.

Non credo possa funzionare in politica o almeno non in questi termini.
Il muro è uno 'la base' è un insieme di persone.
I concetti espressi sono stati ben accolti e lo sarebbero anche in un consesso più vasto.
Quindi la pallina è stata ben lanciata.  La base NON la restituirà.

La base ha sempre bisogno di una guida e di un'organizzazione. SEMPRE.
Avete parlato di coraggio e di testimonianza.
Bene se ci credete fino in fondo è questo il momento di alzarsi in piedi e dire 'Ci Siamo'

Ma dovete dire Da dove partire, dove volete arrivare e che strada volete fare.
Senza questi 3 punti non ci sarà comunione d'intenti.
Se farete chiarezza su questi 3 punti troverete chi vi aiuterà nel percorso.
Non vi aspettate di non doverlo chiedere.

Tocca a Voi dire 'Voglio che ...'  per trovare chi possa dire  'Ok ti aiuto ...'
(voglio e non vorrei perchè servirà determinazione)

Le proposte sono interessanti e serve tempo per realizzarle.
Il tempo necessario per riprendere la guida della città.
Benigni all'assemblea disse 'che due anni sono un tempo politicamente lungo',
secondo me è il tempo minimo per far capire bene che cosa si vuole a TUTTI.

Spero sia solo l'inizio di un dibattito.


... Barandola ...





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