Professoressa la cosa è complessa
- esordì lo studente -
Un fenomeno non lo si può giudicare solo dalla sua conclusione, dal suo apice.
Sono le motivazioni del suo scaturire o il percorso che ci devono interrogare.
Partiamo innanzitutto da una grave crisi economica e bancaria.
Questo non può essere sottovalutato.
Il ceto medio ha perso la gran parte del potere economico e d'acquisto ottenuto con molti sacrifici.
In una situazione di crisi occorre pensare ai bisogni primari.
Tra pastasciutta e diritti non c'e' gara.
Abbiamo deciso di svendere brandelli di diritti, di democrazia per tutelare il lavoro.
Per cercare di tutelare il lavoro.
- continua lo studente -
Una immigrazione intensa, forse mal gestita, ha acuito il senso di rabbia.
Persone più disagiate, più disperate di noi si sono riversate nel nostro paese.
Chiedono aiuto a noi già così arrabbiati, nervosi. E noi ci ribelliamo.
Smodatamente.
- poi lo studente un po' si ferma...e riprende -
Per questo abbiamo bisogno di un cambio di rotta.
Che tutto cambi. Il bisogno del rinnovamento. Di un uomo che finalmente decida.
E basta con questa Democrazia, con questi Politici che non decidono.
Si voti e chi vince decida, per almeno 5 anni. in modo assoluto.
Poi...poi vedremo.
In un momento così difficile e così particolare serve fermezza, decisione.
Chiuderci dentro i nostri confini, fisici e mentali. Difendere 'la casa' da ogni estraneo, da ogni sopruso.
La professoressa lo interruppe.
Vedo che sei preparato - gli disse - e hai davvero interiorizzato tutto il problema, lo hai fatto tuo parlandone in prima persona.
Ma parlare in prima persona e al presente non è corretto parlando della Germania di fine anni '30.
Non credi ?
... Barandola ...
Grazie. Bravo. Condivido con piacere.
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