martedì 28 febbraio 2012

Assemblea PD di Prato. Avrei voluto dire 1 di 2


Vorrei commentare la frase ‘Evitiamo una nuova Genova”

Sono pienamente d’accordo, ma dobbiamo evitarla perché abbiamo capito.
Non dobbiamo evitarla perché creiamo tatticismi o ostracismi
Dobbiamo dimostrare di aver capito il messaggio chiaro che da Milano è partito e che a Genova è arrivato.
Dobbiamo dimostrare di voler incontrare  la voglia di sinistra che la nostre base ha.

La base del PD, e il popolo in genere ha voglia di sinistra. 
E noi, che la sinistra siamo, facciamo di tutto per non concederci. In un periodo di forte crisi l’elettorato di riferimento del PD ma anche chi al PD non guarda ha bisogno di protezione di sentirsi rassicurato, confortato.
C’è un assoluto bisogno di tutele e di garanzia dei diritti. Cè bisogno di una politica di sinistra.
Noi come PD abbiamo il dovere di schierarci con determinazione verso chi ha realmente bisogno anteponendo una politica di solidarietà alle altre cose e mettendo la persona e i bisogni reali prima di tutto.

Noi PD volgiamo lo sguardo al centro perdendo la nostra identità e disorientando l’elettorato.

La sensazione che ho parlando con le persone è di un partito che non avendo e non esponendo una linea netta e determinata si dimostra fragile ed incoerente .

Come disse Baricco alla Leopolda ci siamo fatti rubare le parole.
Non usiamo più le parole che rappresentano la nostra storia ma anche la nostra linea.
E quando non si usano più le parole piano piano si perdono anche i significati i contenuti e gli obbiettivi.
Torniamo a parlare di solidarietà, di morale, di etica e di uguaglianza.
Torniamo ad usare queste parole e torneremo ad essere un partito con una linea e un seguito.


… Barandola …


PS : Per chiarezza voglio specificare che lo avrei potuto dire in assemblea è solo la mia totale incapacità a parlare con un microfono in mano a consigliarmi lo scritto, forse più ‘rischioso’ perché indelebile ma sicuramente più chiaro ed incisivo.




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