Partiamo dall'ABC
- Quando un Governo chiede la fiducia ?
Quando l'approvazione di una legge è ritenuta fondamentale alla propria azione politica alla quale lega il proprio mandato da parte del Parlamento.
Negli anni si è consolidata l'abitudine di chiedere la Fiducia anche dopo un rimpasto o dopo una sostanziale modifica al programma di Governo per ottenere la legittimazione del Parlamento al nuovo percorso e/o alla nuova compagine.
Detto questo la domanda che vi pongo è la seguente :
Se un Governo pone e ottiene la fiducia su un a legge e poi la legge stessa a breve giro viene modificata dal Parlamento il Governo viene implicitamente sfiduciato ?
A termini 'legali' assolutamente no.
Ma in pratica ? Quale legittimazione avrebbe un Governo in tal senso?
E se fosse il Governo stesso a chiederne la modifica ?
A mio parere in questo caso le opzioni sono due :
a - Il Governo implicitamente dichiara di aver fallito e che quella legge, che legava in modo forte e indissolubile al proprio programma, era fallimentare o quanto meno inadatta. Ne consegue che anche il programma di Governo ne esce notevolmente ridimensionato.
b - Il Governo cede alla pressione delle minoranze, parlamentari o interne al partito di maggioranza, rendendo quindi prioritaria la stabilità propria, la sua sopravvivenza al mantenimento di una legge importante. Diciamo che il Governo in questo caso abbassa la priorità della legge votata con la Fiducia anteponendo la sopravvivenza del Governo al programma del Governo. Quel programma che dovrebbe essere strumento per il bene comune.
Antepone di fatto il bene proprio a quello comune.
Queste sono le mie considerazioni generali.
Senza riferirmi a legge alcuna visto che in alcuni casi sono MOLTO favorevole alla revoca di una legge che fu votata con la fiducia.
Ma il fatto che io sia favorevole alla revoca non significa che questo non apra a riflessioni e non abbia conseguenze politiche sul Governo.
... Barandola ...
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