domenica 1 gennaio 2012

Bersani fa esplodere il 2012


Ecco ciò che mi auspico e ciò che mi ‘servirebbe’ per l’inizio politico del 2012


Piarluigi Bersani convoca per Lunedì 9 Gennaio una conferenza stampa chiedendo espressamente ai media una massiccia copertura indicando la stessa come una conferenza di svolta ed importantissima.

Questo il discorso :


Cittadine e Cittadini,
parlo in qualità di segretario del PD ma mi rivolgo alla Nazione tutta.

Oggi con questa conferenza stampa voglio dare un segnale forte e determinato.
Un segnale politico che serva ad ognuno e a tutti.
Usciamo da anni duri, difficili Non parlo del Berlusconismo. Parlo degli ultimi 20,30 anni di storia di questo paese.
Parlo del periodo in cui tutti abbiamo smarrito la direzione. Noi come politici e Noi come cittadini.
Abbiamo assaporato il benessere e come di ogni cosa favolosa ce ne siamo innamorati e una volta innamorati abbiamo fatto ciò che si fa quando l’amore diventa cieco.
Abbiamo accettato di tutto per non perdere il frutto di tanto amore.

Abbiamo barattato noi stessi sull’altare del consumismo. Abbiamo venduto principi e valori pur di non perdere lo status raggiunto.

Parlo di noi tutti. Noi politici e Noi cittadini.
Perché prima di incolpare gli altri è noi che dobbiamo additare.
Noi che abbiamo accettato che il dentista non ci facesse la fattura.
Noi che abbiamo sorriso uscendo dall’ortolano senza scontrino.
Noi che sapevamo di un concorso truccato e non abbiamo parlato.
Noi che abbiamo preso, favorito, saputo di appalti truccati e non li abbiamo impediti
Noi che per non denunciare ciò che era visibile, noi che per non rischiare del nostro abbiamo chinato la testa, abbassato lo sguardo e come le tre scimmie abbiamo deciso di non vedere, di non sentire e soprattutto di non parlare.

Perché siamo un paese mafioso. Mafioso per il modo di agire. Dove pretendiamo uno stato forte, coeso, determinato e determinante ma senza che ci venga chiesto l’impegno personale.

Abbiamo smesso di difendere gli uni gli altri. Abbiamo pensato a comprare la macchina più bella, a fare la vacanza più costosa, il viaggio più esotico.
E’ diventato non una necessità ma addirittura un bisogno anche la pizzata del sabato sera.
Ci siamo fatti conquistare dai bisogni imposti perché la bella vita è bella e noi siamo umani.
Ma abbiamo sbagliato. Perchè siamo arrivati al giusto risultato con le modalità sbagliate.

Abbiamo smesso di difendere valori e principi e ci siamo fatti rubare le parole.
E senza le parole niente ha più senso.
Io qui oggi voglio dire alcune di questa parole :
Morale, Rispetto, Uguaglianza , Accoglienza , Merito, Dignità, Fatica, Impegno, Onestà
Ce ne sarebbero molte altre di parole e sono certo che chi verrà dopo di me, insieme a voi cittadini tutti troverà le parole giuste per le quali battersi.

Dico così perché oggi mi dimetto.

Non mi dimetto perché credo di aver lavorato male. Mi dimetto perché sono parte di una politica vecchia che ha fatto il SUO tempo e che non è adatta a vivere questo che è, come  lo hanno chiamato Civati e Serracchiani a Bologna – Il Nostro Tempo.
Mi dimetto perché la mia voglia immensa di politica non riesce a sprigionare più quella forza che genera il Big Bang di Renzi.
E per un domani migliore servirà il sentimento di unione di Civati e Serracchiani ma anche l’esplosività di Renzi.

Mi dimetto perché la politica degli ultimi 20,30 anni ha fatto un patto con i cittadini.
Un patto che dava benessere contro silenzio. Assoluzione reciproca
C’è chi lo ha fatto volutamente e chi non si è accorto di essere dentro questo meccanismo.

Io oggi metto un barra di acciaio in questo meccanismo e lo faccio saltare.

Mi dimetto chiedendo di fare altrettanto a tutti i dirigenti PD sia all’interno del partito che facenti parti di consigli di amministrazione di società di vario titolo.

Oggi io mi dimetto perchè voglio che i cittadini tutti di ogni età, sesso, religione tornino vicini alla politica per criticarla ma criticarla in modo attivo.
Gli voglio nelle piazze per protestare ma anche per proporre.
Voglio che si candidino alla guida di questo paese e si prendano le responsabilità di cio che fanno e pensano.
Voglio vedere una rivoluzione sana e pacifica con volti nuovi ad ogni livello.
Primarie ad ogni livello con regole ferree sulla lunghezza dei mandati.
Impossibilità di candidarsi per chi ha conflitto d’interessi e ancora di più per chi ha dei carichi penali.
Impossibilià, non solo economica. Di accavallare cariche e/o incarichi.

Dobbiamo dire basta a una politica che guarda alle prossime elezioni.
Noi dobbiamo rifondare un paese intero.
Per rifondare un paese ci vogliono 20 anni come minimo.
Ci vogliono idee, determinazione e soprattutto serve  FAME.
Quella fame che al vertice politico ed economico italiano nessuno ha.

Lascio ammettendo che lasciare dopo aver dato tutto fa soffrire ma sono certo che da oggi l’Italia sarà migliore senza di me.
Sarà più giovane ed agguerrita. 
Ciò che faccio oggi darà risultati che si vedranno negli anni, ma si vedranno.

Da domani  sarò come cittadino in piazza ad urlare il mio sdegno, a sventolare le mia proposte ma soprattutto a difendere le parole che abbiamo perso.

Buon 2012  tutti.




... Barandola  ...



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