mercoledì 11 gennaio 2012

Gli Autocandidati


Mi è capitato di recente di sentire apostrofare con questo termine alcuni esponenti politici che si sarebbero autonomamente proposti per dei posti di rilievo.

Termine usano quasi con disprezzo. Come se alzarsi in mezzo ad una stanza e dire IO me la sento sia una offesa.
Una offesa alla fila che devi fare, una offesa alle mani che devi stringere, una offesa ai manifesti che devi appendere.

Le stesse persone poi rivendicano la necessità di scelte libere, lontane da clan e con le mani pulite da qualsiasi tipo di amicizia.

Ma come volete che una classe politica si rinnovi se candidate al vertice solo chi ha fatto tutta la trafila e che quando arriva al vertice è già 20 anni – come minimo – che lavora a stretto contatto con tutti gli imprenditori locali ?
Vi stupisce poi che ci siano favoreggiamenti, ammiccamenti ?


Perché il giudizio non viene dato sulla persona, sul progetto e sulle capacità e non sulla durata della militanza ?


Non sono ‘un Renziano’ ma ammetto che il coraggio di dire ‘Io sono capace, io ho idee ,  proposte e voglia di fare’ è ciò che serve ad una politica stanca  e asfittica.

Dico ‘agli autocandidati’  bravi, fatevi avanti e fatevi conoscere.
Come persone in primis, siate trasparenti e siate contattabili.
Esponete le vostre idee ascoltando tutti ma avendo ben in mente la meta che volete raggiungere.
Non abbiate paura nel fare torti.
Non dovete stare in politica 20 anni. Dovete dare il meglio in 2 mandati al massimo.

Se avete questo coraggio e se avete dei valori e del valore io sono con voi e per quanto posso vi aiuterò.
Sono certo che molti sapranno cogliere il nuovo vento che spirerà e avrete contribuito davvero a fare qualcosa di buono.


... Barandola ...

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