giovedì 22 dicembre 2011

Il Tassista responsabile del degrado italiano


Premessa : Nessun lavoro a mio avviso dovrebbe necessitare di una licenza a pagamento per prendere avvio.
Se per fare il programmatore avessi dovuto pagare una licenza non avrei mai iniziato l’attività.
Pagai l’avviamento ma è tutt’altra cosa.

Premessa fatta e veniamo a quel che devo dire.

Sembra in questi giorni che il problema dell’Italia sia la mancata liberalizzazione dei taxi.

Si portano ad esempio mille paragoni, mille tariffe, mai quelle che dicono che in Italia i taxi sono più economici che in altre città.

Vorrei dire che il problema dell’Italia non sono i Taxi, e vi assicuro non è benelatrismo.

Parliamo delle tariffe ?  Mi si dice che la statistica afferma etc etc …
Le statistiche cari miei riescono a dire tutto e a negarlo. Basta aggiungere un parametro per cambiare il risultato.

Faccio un esempio con dati inventati ma per rendere l’idea :
New York – 5 Km in taxi 5 Euro
Milano – stessi 5 Km 10 Euro

Essendo a New York la professione liberalizzata appare evidente come la liberalizzazione riduce i costi dell’utenza.

Ma se a New York la benzina costa la metà perché le accise come in Italia non ci sono in nessun altro posto del mondo e metto questo parametro nella statistica ?
Ma se calcolo che la lobby delle assicurazioni  (liberalizzata ma in mano a pochi che fanno cartello)  in Italia impone polizze a costo elevatissimo  che gravano sulla tariffa del tassita ?
Ma se analizzo il fatto che (non credo sia l’esempio di New York ma vale per moltissime città) i taxi in alcune parti del mondo riescono a girare tutta la città senza mai doversi fermare in fila risparmiando tempo, benzina e manutenzione questo quanto cambia la statistica ?

Oltre a questo aggiungo una riflessione personale.
Nella società in cui vorrei vivere – utopista sino all’impossibile – vorrei non dover risparmiare un euro di taxi per togliere lo stipendio al taxista.
Vogliamo parlare dei salari dei taxisti americani, tutti assunti da aziende e non liberi professionisti, che facendo questo lavoro riescono a malapena a vivere ?
Sarà un caso che i taxisti sono nella stragrande maggioranza immigrati sottopagati ?
Io una società così preferirei non vederla in Italia.

Avete visto i taxi italiani ?  Sono moderatamente nuovi, puliti, ben tenuti.
Avete visto i taxi americani ?  A volte verrebbe tanta voglia di andare a piedi !!!!


Aggiungo un ultima cosa e poi mi taccio.
Ma in percentuale quante persone prendono il taxi ?
Quanto incide il costo del taxi in una famiglia media. Un lavoratore quanto risparmierebbe al mese se si riducessero le tariffe del taxi del 10% ?
Chi prende il taxi, quale classe sociale ?
E dalla liberalizzazione chi veramente ne trarrebbe vantaggio ?

Un amico (Nicola Oliva) ha giustamente scritto che una liberalizzazione indiscriminata porterebbe una riduzione imemdiata dei prezzi insostenibile dal singolo operatore. 
Si formerebbe una lobby guidata da grandi aziende che una volta soffocato il mercato tornerebbero ad alzare i prezzi.
Vi invito a riflettere su questo.


Finisco tornando alla premessa.
Niente pagamento della licenza.
Si a dei corsi e semmai ad esami per avere uno standard elevato del taxista che sappia anche consigliare i turisti e almeno nei posti di turismo che conosca l'inglese.
Si anche ad altre regole che impediscano lo sfruttamento del lavoro.
Liberalizzare si deve, facilitare l’accesso alle professioni è un obbligo ma buttare tutto alle ortiche è offensivo.


… Barandola …






1 commento:

  1. Daniele, in Italia dove i taxi sono carissimi vengono usati soltanto da classi sociali medio-alte.... ma in molti altri paesi dove il costo è la metà o quasi rispetto al nostro ( Usa-Cina-Gb-Spagna, tra quelli che conosco io) ti assicuro che lo usano TUTTE le categorie di popolazione...
    Perché ?

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