sabato 3 dicembre 2011

La Costituzione - Articolo 36 - Riprendiamoci i Ns Diritti

Parte Prima : Diritti e Dovere dei Cittadini
Titolo III : Rapproti Economici

Articolo 36 della Costituzione  :
 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.



Proviamo veramente a riflettere su questo articolo ?
Non dimentichiamoci mentre riflettiamo che la nostra Costituzione recita all’Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Art.36 appunto :
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro

Ineccepibile direi. Il lavoro di qualità deve essere premiato e riconosciuto, così come il quantitativo di lavoro apportato.

Mi chiedo però come interpretare gli aggettivi quantità e qualità.
A mio parere quantità identifica ‘quante ore’ e la qualità il modo in cui si svolge il proprio lavoro, ovvero più sei bravo e più meriti.
Durata e Bravura quindi.

La Durata, come viene precisato in seguito ha un indicatore massimo giornaliero stabilito per legge.
Diciamo quindi che la costituzione dice ‘se lavori 8 ore’  per quanto riguarda la quantità sei al top.

La Bravura. Ecco la Bravura è una qualità discutibile. Non si parla di ‘livello’. Dove sta scritto che un laureato sia più bravo di un muratore ?
Chi stabilisce quanto sia bravo, produttivo, redditizio e quindi di QUALITA’ un Architetto e non colui che svolge un lavoro manuale ma con una cura, una precisione e un’arte totale ?

Non certo la costituzione, deduciamo quindi che QUALSIASI LAVORO svolto per 8 ore al giorno dovrebbe permettere di accedere alla retribuzione più alta.


Art. 36 seconda parte :
e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

Che caratteristiche deve avere, COME MINIMO, questa retribuzione ?
Deve assicurare, rendere sicura, certa,  l’esistenza e la dignità della persona e dell’intera famiglia

Cosa si intende ?
Che in una famiglia, un lavoratore (ne basta unoper famiglia) che svolga qualsiasi professione per 8 ore al giorno DEVE essere retribuito con ALMENO una paga MINIMA che gli consenta oltre a vivere (quindi una casa, mangiare, vestirsi, curarsi) anche a farlo in modo dignitoso. Con dignità a mio modo di vedere si intende che un lavoratore non deve mai sentirsi in difetto al cospetto di un'altra persona per le cose che sono ‘ordinarie’.

La Costituzione aggiunge poi anche una parola ‘ libertà ‘ . Questa parola è fondamentale perché la Costituzione precisa con sguardo lungimirante cosa avviene a chi non ha una retribuzione equa.  Perde la libertà, viene soggiogato ed è soggetto ai ricatti del potere.
Per questo la Costituzione precisa che la retribuzione Minima di una qualsiasi lavoratore per un impiego di 8 ore al giorno DEVE , per tutelare la libertà dell’uomo, essere come MINIMO necessaria a soddisfare tutti i bisogni primari della sua famiglia ma anche a dare a lui e alla famiglia dignità.


Art. 36 Parte Centrale
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.

Nel nostro ordinamento è stabilita in 8 ore lavorative, salvo eccezioni. Il tempo maggiore viene considerato ‘straordinario’.
Perché 8 ore e non 12 ?  Perché un uomo libero e con dignità ha diritto a poter tornare a casa, parlare con i figli, educarli , accudirli. Perché un uomo libero non deve essere costretto a lasciare i propri figli davanti ad un televisore che lobotomizza i nostri giovani.
Perché un uomo libero ha diritto ad avere degli interessi, che vanno oltre il lavoro, a cui dedicare tempo e risorse.
Perché la Costituzione ha capito che un uomo libero deve semplicemente VIVERE.


Art. 36 parte finale
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

In chiusura si sancisce il diritto al riposo. Nessuna pratica al mondo fatta 7 giorni su 7 è sopportabile neppure la più bella. Figurarsi il lavoro. Riposarsi è un diritto della persona.
Si sancisce che oltre al riposo settimanale è un diritto anche un periodo di ferie annuali retributive.

Da questo si deduce anche che la retribuzione di cui alla parte iniziale deve garantire anche la possibilità a svolgere delle ferie in cui il lavoratore possa riappropriarsi della sua persona prima di affrontare un nuovo anno di lavoro.

Infine dice che non può rinunziarvi.  E non può farlo per due motivi. Per non essere obbligato a rinunziarvi facendo figurare che invece è stata una sua libera scelta, ma soprattutto perché è sancito che per un uomo sia necessario, doveroso e imprescindibile sia il riposo settimanale che il periodo di ferie altrimenti la sua vita non sarebbe vita.



Riscrivo qui allora l’art.36 in  ‘barandolese’

Tutti i lavoratori, senza distinzione alcuna di tipologia di lavoro che lavorano per 8 ore al giorno hanno il diritto di ricevere una retribuzione che garantisca, al fine di difendere la loro libertà,  a fronte di un lavoratore per famiglia, l’acquisto di tutti i bisogni primari ( cibo, casa, vestiti, cure ) di tutti i bisogni che la società di volta in volta definirà come standard ( per avere pari dignità ) e di poter effettuare una vacanza.
Tutti i lavoratori hanno diritto ad avere tempo sufficiente per dedicarsi alla famiglia e ai figli e per coltivare qualche personale hobby.
Possono svolgere queste funzioni dopo l’orario di lavoro giornaliero, durante il riposo settimanale o nel periodo di ferie. Non possono rinunciare a questi loro diritti inalienabili perché è stabilito che i lavoratori hanno il diritto a ciò che si chiama VITA !!


… Barandola …




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