domenica 28 aprile 2013

Il primo grado di incompetenza

“La carriera di ognuno si ferma al primo grado di incompetenza”

Spesso nella mia vita quando devo fare delle scelte, prendere delle decisioni, mi soffermo su questa frase che mi aiuta a scegliere.
 
In Italia spesso è veritiera. Ogni scalata ad ogni tipo di lavoro, posto, collocazione, segue questa regola.
A volte si va pure oltre procedendo in eterno, con scatti automatizzati, nel vortice dell’incompetenza.

Raramente si assiste a chi si rende conto ed ammette che il suo post ideale è quello che ricopre e che la sua figura, la sua indole le sue caratteristiche non si addicono a fare altro.

Ci sono poi meccanismi strani dove per arrivare a fare ciò per cui hai, o credi di avere,  una certa predisposizione devi passare da incombenze a te aliene.

Ieri, da Fazio, Renzi è stato molto chiaro su questo.
Non mi candiderò a fare il segretario del PD. Non ne ho le caratteristiche, non ne ho le capacità.
Non sono bravo a dialogare e a trovare equilibri.

Esatto Renzi ha colpito nel segno, ancora una volta.
Con lui il partito affonderebbe. Sarebbe tanto inadatto a fare il segretario quanto bravo nel ruolo di Presidente del Consiglio, sebbene non sia di mio gradimento.

Rispettiamolo e ricordiamocelo.

PS : Ricordiamoci che i governi presieduti dai Segretari sono una spettacolarizzazione anni ’90 della vita politica. Un perché forse ci sarà.

… Barandola …
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