Scrivere su ciò che è successo a Genova oggi e alle Cinque Terre pochi giorni fa non mi compete, non è nelle mica capacità di analisi.
Rischierei l’ovvietà la banalità e il populismo. Mi astengo.
Già siamo troppo pieni di pressappochismo e di finti analisti.
Ma proprio di pressappochismo voglio parlare.
Una cosa che non ho mai capito e che sempre mi irrita, indegna insomma, mi fa incazzare è la leggerezza con cui si contano i morti.
La corsa a chi dichiara più morti,
la corsa a rendere la notizia più tragica di ciò che già è di suo,
la corsa ad essere il primo a dirlo, anche se non hai riscontri,
la corsa ad essere il maggior superficiale dell’informazione Italiana.
I morti sono MORTI !!
Rispettateli. Non si fa un taccio come se fossero granellini di sabbia.
Basta dichiarare morti senza esserne sicuri.
Vogliamo giornalisti che sappiano fare il loro lavoro e che prima di pubblicare una notizia ne siano certi e ne abbiano cercato il riscontro.
Basta con una informazione ‘per sentito dire’
… Barandola …
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